Preoccupazione del Viminale per la nuova manifestazione anti-green pass di domani a Roma

reparto celere polizia (2)

C’è preoccupazione al Viminale per la manifestazione anti-green pass annunciata per domani a Roma. Tanto che l’hanno già proibita un paio di volte. Si terrà al Circo Massimo il sit in delle Sentinelle della Costituzione, guidate dall’avvocato Edoardo Polacco, contro il green pass previsto per domani a Roma. Ieri, nel corso della riunione tecnica di coordinamento, che si è tenuta in prefettura, era stato deciso infatti che la manifestazione venisse spostata da Santi Apostoli in un’area ritenuta più idonea. La decisione, sottolinea la questura di Roma in una nota, ”scaturisce da valutazioni, legate principalmente alla tematica della manifestazione e alla sua notevole pubblicizzazione sui social” poiché ”potrebbe richiamare un numero maggiore di persone, superiore a quello dichiarato dal promotore, e anche di diversa estrazione”.

La manifestazione proibita due volte

I manifestanti dopo il divieto di Santi Apostoli avevano annunciato che avrebbero manifestato a Bocca della Verità, luogo che però, spiega la questura, è stato considerato, ”per questo specifico evento e per questo specifico fine settimana”, inidoneo a contenere un eventuale numero maggiore di manifestanti. Nonché limitrofo ”a uffici impegnati nella gestione delle consultazioni elettorali”. Alla luce di queste considerazioni la questura della Capitale ha adottato un divieto di svolgimento della manifestazione in piazza Bocca della Verità. Prescrivendo che l’iniziativa si svolga, nella stessa data, con medesimo orario, al Circo Massimo. Ad ogni modo piazza Bocca della Verità verrà, comunque, presidiata per convogliare eventuali manifestanti verso il Circo Massimo.

Allarmata circolare della pubblica sicurezza sulle manifestazioni

Anche perché si teme che con l’obbligatorietà del green pass le manifestazioni si estendano e aumentino di intensità. Nell’ambito delle contestazioni contro le misure straordinarie adottate per il contenimento della pandemia, si è assistito, nel recente periodo, a ”una progressiva escalation delle mobilitazioni, con ripetuti inviti alla disobbedienza. Soprattutto tramite il web e le piattaforme social, sfociati in frequenti manifestazioni di piazza e iniziative anche a carattere estemporaneo. E che hanno fatto registrare l’adesione di un fronte numeroso ed eterogeneo nel quale, in più di una circostanza, si è rilevata la partecipazione di frange estremiste, che hanno orientato la protesta”.

Green pass, innescata una mobilitazione generale

E’ quanto si legge in una circolare del dipartimento di Pubblica sicurezza, a firma del capo della Polizia Lamberto Giannini. Inviata a questori e prefetti in vista dell’entrata in vigore dell’obbligo di green pass per accedere ai luoghi di lavoro, che scatterà domani. Inoltre l’imminente entrata in vigore dell’obbligatorietà del green pass, per accedere ai luoghi di lavoro, ha innescato ”una nuova mobilitazione generale. La quale, attraverso forme diversificate di espressione del dissenso, a partire” da domani ”potrebbe proseguire anche nelle successive giornate”.