E quel raduno islamico a Largo Preneste era consentito, signori delle autorità?
Lo avete visto il video sparato su twitter? È di poche ore fa, appena passato le 20. Un folto nugolo di musulmani riuniti nella piazza, certamente senza alcun rispetto del distanziamento sociale e chi se ne importa delle mascherine.
Ebbene, arrivano i vigili urbani e pochi carabinieri ma non succede nulla. Mentre sabato scorso sono stati letteralmente circondati quei pericolosi italiani che protestavano in mascherina tricolore contro un governo che non da’ risposte alla crisi economica.
Prepotenza islamica a largo Preneste
Al gruppone di oggi chi è andato a chiedere documenti? Chi ha denunciato la violazione delle norme che si stava commettendo?
Capite che cosa vuol dire quando la gente poi si arrabbia? Arriva l’esasperazione, perché sono altri a comandare a casa nostra. È il bis, meno violento, di quanto accaduto sempre oggi alla stazione Tiburtina, ma a Largo Preneste non è accaduto nulla perché probabilmente non si sono accorti di essere ripresi da un telefonino.
Mentre gli italiani non possono muoversi
Ecco, tutto questo indica una città preda di bande forestiere che restano libere di fare quello che credono. Mentre ai cittadini italiani è stato imposto di tutto, a partire dall’impossibilità di movimento nelle strade. Tutto questo è diventato insopportabile e lo denunciano forte e chiaro, anche se il Palazzo della politica è sempre più sordo. Ma stiano tutti attenti, perché non se ne può più della prepotenza islamica impunita nei quartieri di Roma.
#Roma 18maggio2020,#manifestazione #religiosa #islamica,autorizzata dalla #questura,i partecipanti sprovvisti di #mascherine,non rispettano la #distanzasicurezza di1mt.,mentre la #PoliziaMunicipale e #FFOO sono indifferenti,ed gli #italiani sono #multati e #denunciati,per i DPCM. pic.twitter.com/AOTIAQ7ZlR
— Giuseppe Di Silvestre (@GiuseppeDiSilv6) May 18, 2020