Presentata all’ospedale militare Celio una luce al Led che uccide i batteri del Covid

celio luce led (2)

Una luce al Led che uccide i batteri, risultata dai test efficace anche sul Sars-Cov2. E’ Biovitae, uno dei progetti innovativi presentati ieri dal Dipartimento scientifico del Policlinico militare Celio a cui va attribuito il primato della scoperta a livello mondiale. “Quelli presentati – ha detto il generale Sebastiani, ispettore generale della sanità militare – sono dispositivi di sanificazione complementari che cambiano il paradigma della lotta al Covid. Sistemi e prodotti di sanificazione ambientale passiva e prevenzione, costanti, non inquinanti e in grado di coniugare la qualità dell’ambiente e la sicurezza delle persone. L’obiettivo – ha sottolineato Sebastiani – è quello di continuare nell’azione di ricerca militare per rendere la Difesa un’organizzazione autosufficiente.

La luce frutto di una collaborazione internazionale

E dotata di capacità di testare e produrre dispositivi medico-chirurgici che saranno strategici in futuro”. La sperimentazione di Biovitae è stato un esempio virtuoso di collaborazione internazionale e interistituzionale tra sanità militare (Dipartimento scientifico del policlinico militare), sanità pubblica (Iss), Università Sapienza di Roma. Oltre ai due laboratori militari di Svezia e Germania che hanno partecipato allo studio multicentrico, i cui risultati sono riportati in un articolo sotto revisione per la pubblicazione in peer review.

Un traguardo prestigioso per il nostro Paese

“L’attività di ricerca svolta – ha affermato Mauro Pantaleo, presidente di Nextsense e del Gruppo P&P Patents and Technologies – in collaborazione con il Dipartimento scientifico del policlinico militare ha consentito di dimostrare per la prima volta l’efficacia delle frequenze dello spettro visibile di Biovitae sul Sars-Cov2. I risultati ripresi e ulteriormente confermati e sviluppati da altri importanti enti di ricerca internazionali. Aver contribuito a un traguardo così prestigioso e qualificante per il nostro Paese è un fatto che ci riempie di orgoglio”, ha concluso.

Il ruolo fondamentale della sanità militare

“Dall’inizio della pandemia la sanità militare ha fornito un contributo determinante per fronteggiare l’emergenza – ha sottolineato il ministro della Difesa Guerini -. Ora il lavoro deve continuare, puntando su competenze e ricerca per far crescere la capacità di resilienza del Paese. Non solo come ministro, ma anche come cittadino di una delle zone più colpite dall’emergenza Covid, ringrazio le Forze Armate. Per il loro lavoro svolto con impegno, generosità e disponibilità per aiutare il Paese nello sforzo collettivo per fronteggiare l’emergenza. Un lavoro encomiabile di fronte a sfide sanitarie divenute anche sfide sociali e infine sfide geopolitiche”.