Pride Roma 2025, la festa arcobaleno colora la città a suon di slogan pro Palestina e anti USA


Roma Pride 2025 ha preso il via con un corteo imponente partito da piazza della Repubblica, colorando le strade della Capitale con bandiere arcobaleno, musica e carri. In prima fila il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha ribadito l’importanza di garantire pieni diritti alla comunità LGBTQIA+, sottolineando il ritardo legislativo dell’Italia su questo fronte. “Siamo qui per i diritti di tutte e tutti, per avere un’Italia più inclusiva ed equa, migliore di quella che abbiamo adesso. Fuorilegge perché è quello che siamo in questo Paese oggi, dobbiamo combattere e dobbiamo essere in tanti”, ha detto il portavoce Colamarino.

Migliaia di partecipanti

Con migliaia di partecipanti e un’atmosfera di celebrazione e protesta, il corteo percorre le vie storiche della città, tra cui via Cavour, piazza Santa Maria Maggiore e via Merulana. Madrina dell’evento è la cantante Rose Villain, che con la sua hit “Fuorilegge”, scelta come inno della manifestazione, ha infiammato il pubblico con una performance simbolica dal carro di Muccassassina. Salendo su un missile di cartapesta, ha immaginato un viaggio verso una galassia più inclusiva, sventolando la bandiera della Palestina e coinvolgendo il pubblico con il grido “quanto siete fuorilegge?”, accolto da una risposta unanime: “Tanto”.

Sagome a testa in giù

Su un carro, tra i 40 che stanno sfilando nella Capitale per la parata arcobaleno, sono state appese quattro sagome raffiguranti Donald Trump, J.K. Rowling, Bejamin Netanyahu ed Elon Musk a testa in giù. E’ il camion da cui sventolano più bandiere palestinesi. Accanto una ragazza tiene un cartello con su scritto: “Amore libero come la Palestina”.

Gli organizzatori annunciano un’affluenza che potrebbe toccare il milione di persone, confermando Roma Pride come uno degli eventi più partecipati d’Europa, in un momento cruciale per la rivendicazione dei diritti e dell’uguaglianza.

La politica al centro del corteo

Intanto dalla Lega arrivano messaggi di disgusto: “Esporre sagome a testa in giù di Netanyahu, Trump, Musk, J.K. Rowling come successo durante il Roma Pride è un’azione disgustosa, violenta e codarda: molto facile prendersela con politici, imprenditori o scrittori del mondo libero piuttosto che con i tagliagole islamici o con i terroristi di Hamas. Come è molto facile scendere in piazza per rivendicare l’orgoglio omosessuale a Roma, anziché in qualche Paese musulmano compresa la Palestina tanto di moda nei cortei arcobaleno”.