Processo alla maestra per la piccola Lavinia, investita all’asilo: resta l’incubo prescrizione

Lavinia

Il presidente del tribunale di Velletri, Marcello Buscema, ha respinto l’istanza di astensione del giudice Eleonora Panzironi sulla richiesta di messa alla prova anticipata dal legale della maestra Francesca Rocca, imputata nel processo sul caso delle piccola Lavinia Montebove, investita nel 2018, quando aveva 16 mesi, mentre gattonava nel parcheggio dell’asilo La Fattoria di Mamma Cocca da un’auto guidata da una giovane mamma.

Lavinia, che oggi ha quasi sei anni, da allora è in stato vegetativo. Il presidente del Tribunale ha ritenuto che non sussistano le ragioni di convenienza ipotizzate dal giudice Panzironi come ragione dell’astensione. La difesa della Rocca ha replicato alla decisione del presidente del tribunale con una richiesta di ricusazione nei confronti della stessa Panzironi. Di tutto questo si parlerà sempre nella prossima udienza che è stata calendarizzata per lunedì 23 ottobre.

Respinta la provocazione della maestra: “Vengo io a fare da infermiera a Lavinia”

“Sono lieta della determinazione del presidente del tribunale – ha detto Lara Liotta, madre di Lavinia – che ha stabilito che il nostro giudice può decidere sull’ammissibilità della richiesta di messa alla prova della maestra. Ora però si vada a sentenza senza ulteriori indugi per scongiurare il rischio prescrizione che resta ad oggi una delle poche speranze a cui si aggrappa la difesa”. “Adesso vedremo cosa accadrà lunedì prossimo – dice il padre della bambina, Massimo Montebove – Dopo l’assurdo tentativo di dimostrare che è stata Lavinia a sottrarsi al controllo della maestra e non viceversa, dopo il vergognoso euro di risarcimento proposto, dopo aver fatto venire in aula a parlare un’amica dell’imputata che siamo stati costretti a denunciare per falsa testimonianza, dopo la proposta di Francesca Rocca di venire a fare da ‘infermiera’ a Lavinia, ci aspettiamo di tutto. Queste persone, al di là delle responsabilità che accerterà il giudice, hanno dimostrato di non avere né cuore né umanità. Ma non è una sorpresa e noi non molleremo fino alla fine”.

La battaglia legale continua al tribunale di Velletri

“Il presidente del tribunale ha rigettato come speravamo la richiesta di astensione del giudice e il procedimento a carico delle imputate resterà unico – dichiara soddisfatta l’avvocata Cristina Spagnolo, legale della famiglia Montebove – adesso ci confronteremo in aula lunedì prossimo sulla istanza di ricusazione formulata dalla Rocca che evidentemente non ha accettato il provvedimento del presidente del tribunale”.