Processo Ruby ter: chiesti 6 anni per Berlusconi. Salvini e Meloni concordi: “Vittima di un accanimento mai visto”

Ruby ter, Berlusconi

Condannare a 6 anni di carcere Silvio Berlusconi imputato nel processo Ruby ter per corruzione in atti giudiziari. E’ la richiesta formulata dal pm di Milano Luca Gaglio. La procura di Milano ha anche chiesto, nei confronti degli imputati la “confisca diretta del denaro che costituisce parte del reato”, in subordine si chiede “la confisca per equivalente dei beni”, ossia bonifici, assegni e retribuzioni di contratti simulati. Nel caso dell’imputato Silvio Berlusconi, accusato di corruzione in atti giudiziaria, si chiede la confisca degli immobili “che servirono o furono destinate a commettere un reato”, ossia sarebbero stati utilizzati – secondo l’ipotesi accusatoria – per pagare le false testimonianze o il silenzio delle ragazze che parteciparono alle serate di Arcore. In particolare è stata chiesta la confisca nei confronti di Ruby di 5 milioni di euro “ritenuto il prezzo del reato” e di 3 milioni per l’ex compagno Luca Risso.

“Non sono sorpreso dalla richiesta della procura, credo che abbiamo argomentazioni solide per l’assoluzione”. E’ il primo commento a caldo di Federico Cecconi, difensore di Silvio Berlusconi, dopo la richiesta di condanna a 6 anni pronunciata dal pm di Milano Luca Gaglio nella requisitoria del processo Ruby ter dove l’ex presidente del Consiglio è imputato per corruzione in atti giudiziari.

“Altro processo, altra richiesta di condanna per Berlusconi per il ‘caso Ruby’. Ma basta, non se ne può più! 12 giugno, con i Sì ai Referendum la Giustizia cambia”. Così Matteo Salvini, interviene sul processo Ruby Ter, sui suoi canali social.

“Piena solidarietà e vicinanza a Silvio Berlusconi, vittima di un accanimento giudiziario senza precedenti. Siamo convinti che anche questa volta saprà dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati”. Lo dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Luca Giuliante, l’ex avvocato di Ruby imputato nel processo in corso a Milano, “ha svolto il ruolo di tesoriere” di Karima, il suo “è un ruolo composito come emerge dal file ‘caro presidente’ redatto da Luca Risso” e ha fino dalla sera in cui la ragazza viene portata in questura tra il 27 e il 28 maggio 2010 “un ruolo di controllo di una ragazzina che sembra imprevedibile”. Lo sostiene il pm Luca Gaglio che ne sottolinea il “ruolo paterno misto all’interesse giudiziario. E’ lui che media con Berlusconi per le consegne di denaro” e nel suo studio si tiene l’interogatorio ‘difensivo’ a cui viene sottoposta Ruby dopo essere stata ascoltata dai pm. Giuliante, in sintesi, “dal primo momento partecipa alla corruzione” sostiene l’accusa nella sua requisitoria del processo che vede 28 imputati tra cui l’ex premier Silvio Berlusconi.

Tra le richieste c’è quella di condannare la senatrice Maria Rosaria Rossi, a 1 anno e 4 mesi per falsa testimonianza, 2 anni la richiesta invece per il giornalista Carlo Rossella. Chieste condanne fino a 5 anni per una ventina di ragazze, ospiti delle serate di Arcore, il cui silenzio sarebbe stato comprato dall’ex premier. L’unica assoluzione riguarda l’imputato Luca Pedrini.