Profughi dall’Ucraina: i romani partecipano alla gara di solidarietà

E’ emergenza profughi provenienti dall’Ucraina. Un numero verde per dare un aiuto alle donne e ai bambini che in questo momento sta pagando il prezzo più alto del conflitto in Ucraina. Mariastella Giorlandino, presidente dell’Associazione Artemisia Onlus, insieme alla sua équipe di medici e psicologi, ha messo a disposizione della popolazione ucraina, in particolar modo dei cittadini che versano in gravi difficoltà, il numero verde 800.967-510 e la propria email: info@associazioneartemisia.it, “per offrire ascolto e assistenza psicosociale gratuita a donne e bambini ucraini che stanno vivendo drammatici episodi legati alla guerra in atto, nonché consulenze pediatriche in telemedicina, anche in lingua inglese, attraverso il numero dedicato: 338.7354535. Il Servizio pediatrico è coordinato da Giuseppe Titti, Specialista in Pediatria e Neonatologia”, sottolinea la Giorlandino in una nota.
“È doveroso, in momenti di grave emergenza come quello attuale, supportare e aiutare le popolazioni in difficoltà attraverso iniziative concrete, facilmente e accessibili e di primaria necessità”, ha evidenziato la presidente dell’Associazione Artemisia Onlus.

Il Senato impegna il governo a “attivare un programma straordinario di accoglienza dei profughi ucraini, coinvolgendo enti locali e associazionismo, semplificando le procedure per il riconoscimento dello status di rifugiato, applicando la direttiva europea sulla protezione temporanea e sostenendo le iniziative della UE per una accoglienza solidale e condivisa” e “attivare programmi umanitari per la popolazione ucraina e semplificare le procedure di utilizzo dei fondi erogati”. Lo si legge nella mozione unitaria presentata al Senato per l’intervento del premier Draghi sulla guerra in Ucraina.
In Polonia sono entrati 327mila profughi ucraini da quando la Russia ha lanciato l’aggressione militare all’Ucraina. Lo hanno reso noto le guardie di frontiera polacche. Solo oggi sono stati confermati 73.300 profughi. “Tutti i rifugiati provenienti dall’Ucraina, indipendentemente dalla loro nazionalità, vengono accolti e possono entrare in Polonia seguendo le procedure predisposte. Nessuna delle persone in fuga dall’Ucraina deve preoccuparsi della legalità del proprio soggiorno – spiega l’Ambasciata – Tutte le persone in fuga dall’Ucraina che non hanno un alloggio garantito in Polonia possono recarsi in un punto di accoglienza (tuttavia non c’è l’obbligo di registrazione), dove, oltre alle informazioni sul loro soggiorno in Polonia, ricevono pasti, cure mediche di base, un posto dove riposare e l’assegnazione di un alloggio temporaneo