Proiettili tra i bagnanti al Bora Bora a Torvajanica, il litorale di Roma come il Far West

È stato colpito da almeno due proiettili alla schiena il 38 enne albanese Selavdi Sheashj al Lungomare della Salute presso lo stabilimento Bora Bora a Torvajanica. Un autentico regolamento di conti, questo almeno il promo giudizio sommario degli inquirenti. Che però prima di sbilanciarsi aspettano di analizzare i bossoli rimasti nell’arenile e di effettuare ulteriori riscontri. Tutto è accaduto ieri pomeriggio, quando nonostante il settembre avanzato la spiaggia era ancora piena di bagnanti. Ma i sicari non hanno avuto alcuna paura, e hanno agito con velocità e sicurezza. Arrivando in due su una moto nera, come hanno raccontato alcuni testimoni oculari. La mascherina a coprire la faccia. Uno di loro sarebbe sceso, con un abbigliamento che poteva farlo scambiare per un runner. E pistola alla mano si sarebbe avviato all’arenile. Giunto in prossimità della vittima ha esploso alcuni colpi, e poi si è allontanato. Nessuno dei presenti ha avuto la prontezza di reagire, e forse è stato meglio così. Giunto di nuovo sulla strada provinciale, l’uomo è risalito sulla moto accesa dove lo aspettava il complice. E i due si sono allontanati a grande velocità.

L’albanese colpito da due proiettili alla schiena era noto nel mondo della droga. E spuntano similitudini con il caso di Diabolik

Era già noto agli inquirenti Selvadi Sheashj. L’albanese operato stanotte al S.Camillo e che adesso lotta tra la vita e la morte. Colpito con due proiettili alla schiena da un sicario giunto in moto con un complice a Torvajanica. E fuggito subito dopo, tra la paura e l’incredulità dei bagnanti. Infatti il nome della vittima è legato al mondo della droga, e anche per questo l’azione di ieri pomeriggio assomiglia molto a un regolamento di conti. Ma ovviamente nessuna pista per ora è esclusa, perché le notizie sono ancora frammentarie. Intanto però un particolare è al vaglio degli inquirenti. Il fatto cioè che il sicario fosse vestito come un runner, per dissimulare le sue intenzioni. Esattamente come successe per l’omicidio di Fabrizio Piscitellli, detto Diabolik al Parco degli Acquedotti. Così adesso si cerca di capire dall’esame dei bossoli, se per caso l’arma utilizzata questa volta fosse la stessa di quell’altro agguato. In ogni caso, Sheashj è costantemente piantonato all’ospedale San Camillo. Per evitare che chi ha cominciato possa finire il lavoro, certo. Ma anche nella speranza che si risvegli dopo la difficile operazione di questa notte. E che possa  fornire la propria versione dei fatti. Che aiuterebbe molto a far luce su tutta questa brutta vicenda.

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