Pronto soccorso del Lazio sotto pressione, Aurigemma: “Se non valorizziamo l’emergenza, si ferma il sistema sanitario”

Antonello Aurigemma

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Roma, al XII Congresso Regionale SIMEU Lazio si è parlato del pezzo di sanità che i cittadini conoscono meglio: il pronto soccorso. Medici, infermieri e specializzandi che ogni giorno affrontano code, urgenze e famiglie in ansia si sono ritrovati per fare il punto sul futuro dell’emergenza-urgenza. A prendere la parola è stato il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, che ha scelto di lanciare da qui un messaggio politico forte sul diritto alla cura immediata.

Aurigemma: “L’emergenza è il vero termometro della sanità”

Nel suo intervento Aurigemma ha definito il Congresso “un momento fondamentale di confronto e aggiornamento professionale in un settore che vive un’evoluzione continua, sia dal punto di vista clinico che organizzativo”. Il Presidente ha insistito sul valore pubblico di questo lavoro: “La prima immagine che il cittadino ha del sistema sanitario è proprio l’emergenza. Se il pronto soccorso non funziona, per le persone è tutta la sanità a non funzionare: per questo va messo al centro delle scelte politiche”.

Nuovi modelli e tecnologie, ma senza dimenticare le persone

Il tema 2025, “Il valore della Medicina d’Emergenza-Urgenza”, è stato al centro del suo appello. “Per affrontare le sfide presenti e future – ha spiegato – dobbiamo investire in modelli organizzativi innovativi, coerenti con le risorse disponibili e capaci di integrare pienamente le nuove tecnologie”. Aurigemma ha però messo in guardia da una sanità solo fatta di macchine: “La tecnologia non sostituirà mai lo sguardo di un medico al letto del paziente. Va usata per aiutare chi lavora in corsia, non per rimpiazzarlo”.

“Sostenere chi lavora nei pronto soccorso è un dovere politico”

Il Presidente ha dedicato parole dirette agli operatori che garantiscono assistenza nelle situazioni più critiche. “Dobbiamo sostenere il lavoro degli operatori che, con competenza e dedizione, garantiscono risposte rapide, efficaci e sicure a chi si trova in emergenza”, ha dichiarato. Aurigemma ha riconosciuto la fatica di chi opera h24 in turni spesso complessi: “Dietro ogni codice rosso o giallo – ha detto – c’è una squadra che non si tira indietro. La politica ha il dovere di non lasciarla sola”.

Regione Lazio, la promessa: “Al fianco dell’emergenza per un sistema più vicino ai cittadini”

Nel passaggio più istituzionale del suo intervento, Aurigemma ha ribadito il ruolo della Regione: favorire collaborazione tra pronto soccorso, medicina d’urgenza e terapia sub-intensiva per migliorare i percorsi dei pazienti. “La Regione Lazio riconosce il valore strategico della Medicina d’Emergenza-Urgenza e continuerà a lavorare al fianco di chi opera in questo ambito, per costruire un sistema sanitario moderno, efficiente e vicino alle persone”, ha concluso, legando la qualità dell’emergenza alla credibilità complessiva del servizio sanitario pubblico.