Difficile capire se i social rappresentano davvero gli orientamenti della pubblica opinione a partire da una presunta identificazione tra destra e Putin. Quello che si legge sul conflitto russo-ucraino è terribile.
C’è addirittura una specie di dibattito fintamente ideologico che pretenderebbe una sorta di equazione destra=Putin.
Ma quale Putin di destra …
È roba da matti.
E non solo perché la scuola di Putin si chiama Kgb e qualcosa dovrebbe significare agli occhi di chi è di “destra”.
Già sento l’obiezione: ma come, Berlusconi, Salvini e Meloni lo hanno identificato negli anni come un punto di riferimento. Ora, a parte che con Putin sono andati a parlare tutti e senza fare gli schizzinosi, la realtà è che la guerra cambia tutto. Perché diventa inaccettabile l’assedio armato ad una nazione. E davvero non si capisce perché fare la guerra dovrebbe essere “di destra”.
Di più. Si dice che “gli americani hanno le loro colpe”. E sicuramente anche questo può essere vero. Ma non si può disconoscere il dettaglio del grilletto: chi spara in maniera scriteriata ha sempre torto, perché preferisce l’opzione militare a quella politica e diplomatica. Quei 170mila soldati schierati a febbraio al confine con l’Ucraina, li ha posizionati la Russia o l’America?
Non si può negare l’evidenza dei fatti e un domani risalire anche alle responsabilità. Ma oggi i fatti sono quelli rappresentati dalle cannonate russe sull’Ucraina. A cui rischia di aggiungersi la prospettiva di far precipitare il mondo – a partire dall’Europa – in un nuovo conflitto globale.
No allo sterminio dei popoli
No, non è “di destra” auspicare lo sterminio che Putin fa di intere popolazioni. Lasciamo stare le follie ai Cinquestelle, che ancora ieri hanno avuto il monopolio, compresi i loro ex di “Alternativa”, della diserzione dell’Aula di Montecitorio durante il discorso di Zelensky.
Che è stato sobrio, umile, rispettoso.
Gli ucraini sono un popolo aggredito e l’Occidente intero ha il dovere di aiutarli. Le immagini che arrivano da quella parte del mondo dovrebbero essere sufficienti.