Quando la Natività è sommersa: i presepi subacquei nei mari, laghi, fiumi d’Italia

Grandi, piccoli, viventi, sull’acqua, sui monti, in strada a casa: i presepi sono una tradizione antica e sentita in Italia a partire dal primo presepe quello di San Francesco d’Assisi del 1223 a Greccio. Si racconta che durante la notte di Natale di quell’anno, Francesco rievocò la nascita di Gesù, organizzando una rappresentazione vivente dell’evento. Secondo le agiografie, durante la Messa, sarebbe apparso nella culla un bambino in carne ed ossa, che Francesco prese in braccio. Tra i più suggestivi, quelli immersi in acqua, laghi, fiumi o mare.
Il presepio nel lago Maggiore
Come quello di Laveno, un comune situato sulla rive del Lago Maggiore. L’opera fu calata per la prima volta a 3 metri di profondità nel 1979. Inizialmente era composto da 3 statue rappresentanti la Natività. In seguito al successo ottenuto, al presepe subacqueo si aggiunsero altre rappresentazioni fino a raggiungere il numero attuale di 42 statue posizionate su 5 piattaforme. Le figure, che sembrano quasi svanire alla luce del giorno, si animano di vita propria quando cala la notte e vengono accese le luci installate per illuminare le statue.

Il presepio nel lago di Posta Fibreno e quello di Peschiera del Garda
Dalla Lombardia al Lazio dove alc23uni tra i sub più esperti delle acque del lago di Posta Fibreno, in provincia di Frosinone, si sono immersi per posizionare le opere presepiali ai piedi del Crocifisso in fondo al lago. E ancora a Peschiera del Garda, dove le acque del lago confluiscono nel fiume Mincio, viene allestito un presepio subacqueo. Realizzato per la prima volta nel 1980, da allora questa tradizione rivive ogni anno. E’ composto da 26 sculture metalliche proporzionate ad altezza d’uomo, scolpite con fiamma ossidrica, poi verniciate con pittura riflettente e posizionate sul fondo del canale. La sera della Vigilia avviene la “Posa del Bambin Gesù”, dove una schiera di figuranti con costumi a tema e un corteo di imbarcazioni storiche accompagna il Bambino, calato nelle sua mangiatoia posta sul fondale del Canale di Mezzo.
Il fascino di un presepio meccanico, come quello di Torino
Un altro lago fa da palcoscenico alla Sacra Famiglia, il lago di Cornino, in Friuli Venezia Giulia. Qui la tradizione si ripete, con un’interruzione durante la pandemia, da ben 48 anni. In un’atmosfera di luci e colori prenderà forma il presepe galleggiante, con il Bambin Gesù che emergerà dalle profondità, fra le braccia dei sub. E che insieme alle altre statue andrà a comporre la scena della Natività al centro del lago. Da quelli suggestivi nell’acqua a quelli meccanici. Nella città dell’industria automobilistica, Torino, si trova infatti il Presepe meccanico. Nulla di strano quindi se qui, all’ombra della Mole possiamo ammirare, dal 1927, un presepe meccanico davvero originale che ogni anno viene arricchito di nuove statue. Attualmente sono oltre 200 personaggi: cinghie, catene e pulegge danno vita a un complesso insieme di movimenti.