Quarticciolo, bottiglie di pomodoro contro la polizia durante l’arresto di un pusher

Nuova rivolta nella periferia est di Roma, gli agenti aggrediti da residenti mentre arrestavano uno spacciatore. Tensione e violenza al Quarticciolo, dove martedì scorso all’alba si è consumata l’ennesima rivolta contro le forze dell’ordine. Intorno alle 7 del mattino, durante l’arresto di un pusher di origine africana, un gruppo di residenti è sceso in strada in sua difesa. Gli agenti della Polizia di Stato sono stati colpiti da bottiglie di pomodoro lanciate dalle finestre e circondati da decine di persone. Solo l’intervento dei rinforzi ha permesso di ristabilire l’ordine e completare l’operazione.
“Gli spacciatori vogliono il controllo del territorio”
L’episodio ha suscitato indignazione e solidarietà alle forze dell’ordine. “Ancora una volta si è cercato di affermare il controllo del territorio da parte degli spacciatori – si legge in una nota – È inaccettabile che chi vive di illegalità provi a stabilire regole e superiorità allo Stato”. Una situazione che, secondo chi opera sul territorio, non riguarda solo la microcriminalità, ma tocca questioni più profonde di ordine sociale e urbano.

La posizione del Campidoglio
Sul caso, giorni fa, era intervenuto Pino Battaglia, assessore alle Periferie di Roma Capitale, che ha voluto sottolineare come la questione vada affrontata su più livelli: “Qui non si tratta solo di criminalità, ma di vero e proprio disagio sociale. È necessario garantire presidio di sicurezza e contrasto alla criminalità organizzata, ma altrettanto importante è rimuovere le cause profonde del disagio, offrendo inclusione, opportunità di lavoro, spazi di aggregazione e crescita personale”.
Il piano di rigenerazione per il Quarticciolo
L’assessore ha ricordato gli interventi già avviati dal Comune nell’ambito del piano di rigenerazione urbana: riqualificazione di spazi verdi e aree pubbliche; rilancio delle strutture sociali e culturali del quartiere; ristrutturazione del patrimonio immobiliare pubblico; investimenti per decine di milioni di euro in servizi e infrastrutture. “Il messaggio – ha concluso Battaglia – è che lo Stato e le istituzioni sono presenti al Quarticciolo. Lavoriamo per garantire alternative concrete all’illegalità, costruendo un tessuto sociale più forte e resiliente”.
Problema delle periferie romane
Il caso del Quarticciolo rappresenta un emblema delle difficoltà delle periferie romane, strette tra degrado, criminalità e disagio sociale. Da un lato la necessità di un presidio costante delle forze dell’ordine, dall’altro l’urgenza di politiche di inclusione e rigenerazione urbana capaci di restituire dignità e speranza ai residenti. Un equilibrio delicato che mette alla prova la città di Roma e le sue istituzioni, chiamate a garantire sicurezza, legalità e sviluppo sociale in uno dei quartieri più complessi della Capitale.