Quasi 15mila i profughi ucraini entrati in Italia. Ma le ong continuano a “salvare” i clandestini nel Mediterraneo

profughi ucraini in fuga

Sono 14.237 i cittadini ucraini entrati in Italia finora: 7.052 donne, 1.459 uomini e 5.726 minori. Il dato è aggiornato alle ore 8 di oggi e le principali destinazioni risultano essere Roma, Milano, Bologna e Napoli, dove vengono raggiunti familiari e conoscenti già presenti in Italia. “Le Prefetture potranno, in caso di massiccio afflusso di profughi ucraini, provvedere al reperimento di strutture ricettive idonee. Per velocizzare  potranno farlo anche in deroga a precedenti schemi di capitolato, informandone il Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione. Per le medesime esigenze le Prefetture si raccorderanno con i Commissari per ottimizzare, anche in riferimento all’evoluzione e relativo allentamento della crisi pandemica, l’utilizzo di strutture già allestite per l’emergenza Covid”. Lo afferma il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia.

Sono un milione e mezzo i profughi andati nei Paesi confinanti

“Per le necessità legate alla crisi Ucraina, è consentito inoltre l’accesso al Fondo nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo, in funzione dell’esigenza di ampliare ulteriormente il sistema di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati”. Intanto si apprende che “in dieci giorni più di 1,5 milioni di profughi dall’Ucraina hanno attraversato il confine verso i Paesi vicini”. Lo scrive su Twitter l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, rilevando come si tratti del più rapido sviluppo di una crisi di rifugiati in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale.

Gelmini: tutte le regioni già al lavoro per accogliere i profughi

“Tutte le Regioni italiane sono al lavoro per accogliere chi scappa dalla guerra in Ucraina. Alcuni governatori hanno già fatto approvare alle proprie giunte specifiche delibere per stanziate risorse regionali ad hoc per questo obiettivo. Dalla Lombardia al Lazio, dalla Sardegna alla Calabria. In Italia sono già arrivati migliaia di profughi e tanti ne attendiamo nelle prossime settimane”. Così Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie. “La Protezione Civile sta coordinando in modo rigoroso le operazioni, e ringrazio il dottor Curcio per l’impegno e la consueta professionalità. Tutti avranno un luogo in cui stare e saranno assicurati i beni di prima necessità: nessuno verrà lasciato indietro. È davvero encomiabile la gara di solidarietà che è partita in tutti i territori” aggiunge.

Si moltpiplicano i “naufragi” nel Mediterraneo

Intanto si moltiplicano gli allarmi per presunti naufragi nel Mediterraneo. Barche e barchini sarebbero in “avaria” e le navi delle ong corrono a “soccorrerli”. Le ong insistono per portare in Italia questi “naufraghi” e non c’è dubbio che il governo italiano, al contrario degli altri, li accoglierà…