“Quei minimarket sono un altro pericolo” (video)
La proposta del Presidente del Municipio V, Giovanni Boccuzzi (nel video sotto), di anticipare l’orario di apertura, al fine di agevolare l’affluenza nei mercati rionali, sin dalle alle 7 di mattina e’ condivisibile. Sorge immediata una domanda: perche’ i minimarket, con annessi frutterie, possono continuare a tenere le serrande aperte?
Ma i minimarket perché devono restare aperti?
Sono centinaia le segnalazioni, non solo dei cittadini del municipio stesso, ma in tutta Roma. I minimarket, soprattutto in periferia, sono oggetto di pericolosi assembramenti, oltre che di schiamazzi notturni durante l’anno.
Non e’ una novita’ infatti che in questi esercizi si faccia somministrazione di bevande, soprattutto alcoliche. E che, specialmente nelle periferie, siano punto di riferimento per stranieri e non solo. Trasformati pure in veri e propri bar, bar che invece sono stati fatti chiudere.
I minimarket infatti, ma questo Boccuzzi, che da 4 anni e’ anche assessore ad interim al Commercio, non lo sa, fanno concorrenza sleale proprio ai mercati rionali. Spuntati come funghi, infatti – pensate che solo a Torpignattara ce ne sono circa 80 – e senza sanzionare e dare seguito a quei controlli pure effettuati dai vigili, ma restano fermi al Dipartimento comunale.
E su questa mancata difesa della legalita’ la Raggi ha invece pesantissime responsabilita’, visto che poi e’ stata la bandiera che l’ha portata in Campidoglio. Boccuzzi, quindi, si fa portatore oggi di un’istanza che, in questo drammatico momento, non facciamo di certo fatica a condividere. Ma non possiamo ignorare la sua pressoche’ inutile amministrazione di questi anni, anche nel comparto dei 127 mercati rionali romani che stanno per lo piu’ morendo.
La Raggi non ha difeso un patrimonio della città
Le maggioranze pentastellate infatti, compresa quella della Raggi, poco o nulla hanno fatto per difendere un patrimonio della citta’, che, ricordo, e’ il comune agricolo piu’ grande d’Italia.
E gia’, perche’ mentre nelle grandi capitali europee, sono stati negli anni capaci di trasformare un concentrato di banchi di vendita al dettaglio, seppur punto di aggregazione anche sociale, aumentando la varieta’ dell’offerta e facendo aprire nelle strutture, bar e ristoranti e offrendo servizi e finanche cultura e innovazione, a Roma siamo rimasti fermi. Il piano industriale promesso dalla Raggi in realta’ andava proprio in questa direzione. Andava…
Fabio Sabbatani Schiuma, capogruppo FdI nel Municipio V e vicepresidente della commissione Commercio