Quei parlamentari vigliacchi che hanno tradito sul Quirinale

Vigliacchi Quirinale

Consentitemi uno sfogo per tanta amarezza contro quei vigliacchi che ci hanno tradito nel voto sul Quirinale.

Perché quello che è accaduto ieri in Parlamento non lo meritava Elisabetta Casellati. E non lo meritavamo noi, elettori di centrodestra.

Sul Quirinale vigliacchi quei cecchini

Può capitare una candidatura sbagliata alle elezioni comunali. Si ricomincia sperando nella prossima volta, quando ci si dovrà far perdonare dagli elettori delusi.

Ma è inaccettabile è che a non capire siano parlamentari nominati nelle liste che abbiamo sostenuto con i nostri voti.

Il centrodestra ha avuto l’occasione per conquistare il Quirinale, ma aveva i vigliacchi al proprio interno. I fenomeni che hanno sbarrato la strada alla presidente del Senato lo hanno fatto per impedire a lei di salire a lei al Colle e per sparare alle gambe di Matteo Salvini. È una doppia vergogna. Alle spalle del nostro popolo, costretto prima a rinunciare per i veti della sinistra alla candidatura di Silvio Berlusconi e per i veti nel centrodestra a quella della seconda carica dello Stato.

Bisognerebbe fare tabula rasa di quei parlamentari, se avessero il coraggio di manifestarsi, alle prossime elezioni. Perché non hanno alcun diritto di sabotare la strada che abbiamo indicato con i voti di ciascuno di noi. Come ha fatto Elio Vito, che almeno si è fatto individuare.

Ora recuperare la posizione sul Colle

Comunque, siccome gli sfoghi assomigliano a parole al vento possiamo solo augurarci che si vergognino per il tradimento del nostro popolo. Quanto ai leader – ormai sono solo Salvini e Meloni – speriamo che riescano ad usare saggezza. Salvini è nel mirino di una sinistra che finora ha solo detto no e merita la solidarietà di ciascuno di noi e non certo attacchi strumentali, mossi solo da chi ne ha ancora una paura che non riescono a nascondere.

Ora c’è il dovere di recuperare la posizione sul Quirinale, concordando quel che si può con una sinistra che non può tanto esultare quanto a numeri a disposizione. Ma senza subire mortificazioni volute da chi ha già voluto far fuori la candidatura di Elisabetta Casellati.