Quell’amore improvviso tra compagni e sanità privata
Deve essere esploso l’amore tra compagni comunisti di quelli che mancavano da tempo e la sanità privata. Nel Lazio pensano di combattere il coronavirus depotenziando la sanità pubblica a vantaggio di operatori che hanno altri scopi, sicuramente legittimi.
In questi giorni ne stiamo scoperchiando molte e adesso anche la Lega, in Consiglio regionale, vuole chiarimenti. Lo fa con il consigliere Daniele Giannini (a sinistra nella foto): anche lui va alla carica rispetto ai posti letto di terapia intensiva che si concedono ad una struttura che fa capo a un potente gruppo della sanità privata dell’Emilia Romagna. Da quelle parti, il rieletto governatore Stefano Bonaccini è riuscito a farsi riconfermare alla guida della regione. E certo ne sarà soddisfatto Ettore Sansavini (nella foto a destra con lui) che in molti definiscono come una specie di ras della sanità privata in quel territorio.
Compagni e sanità privata
Da quando si è allargato nel Lazio, il gruppo Sansavini ha allungato le mani su varie strutture ed è attivo anche anche Casal Palocco, con l’Icc. Oggettivamente non è conosciutissima, è una clinica con nemmeno tanti posti letto ed è improvvisamente stata battezzata come centro Covid19 dalla regione Lazio proprio per la lotta al coronavirus.
Eppure, in un ospedale pubblico, il Grassi di Ostia, i sindacati avevano chiesto di poter disporre di ulteriori otto posti letto per la terapia intensiva, oltre gli attuali dieci. Solo otto posti mentre al privato gliene accreditano ottanta di cui poco meno di trenta per la sola terapia intensiva. Ottanta a Casal Palocco: basti pensare che alla strombazzata operazione pro Gemelli con la Columbus ne vanno molti di meno. 21 per la terapia intensiva.
Su tutto questo il consigliere della Lega ha presentato un’interrogazione alla giunta regionale del Lazio. Ha aggiunto malignamente Giannini: “Quale visione strategica determinerà la negazione all’aumento dei posti letto di terapia intensiva presso il Grassi di Ostia consentendo, invece, la realizzazione di un Covid 3 Hospital presso l’Istituto clinico cardiologico Casalpalocco?”.
Iniziative della Lega e di Fdi
Zingaretti ci si è anche distratto dalla degenza domiciliare dovuta al tampone positivo al coronavirus per annunciare su Facebook l’intesa con grillo Sansavini. Una volta ristabilitosi troverà senz’altro il tempo per rispondere ai quesiti posti da Giannini per la Lega e anche da Fratelli d’Italia.
Perché comincia a diventare strabiliante questo atteggiamento della regione. Già conosciamo le vicende legate al Forlanini, non vorremmo doverne scoprire altre, dovute all’enorme chiacchiericcio legato all’improvviso accreditamento di una clinica specializzata più che altro nella cardiochirurgia.
Sara’ utile anche capire se i costi per l’Icc siano inferiori o superiori a quelli presso strutture pubbliche esistenti. Anche su questo attendiamo parole vere da Zingaretti e dal suo assessore alla sanità D’Amato.
Com’era? Compagni dai campi e dalle officine… e dalle cliniche private… (quelle gradite, ovvio, mica tutte). “In questa emergenza è vietato fare i furbi”, conclude Giannini.