Quelli della Lega “del” Nord non si facciano fregare da Repubblica
Sembra di essere tornati al 1945, stavolta con Repubblica che aizza e persino nel centrodestra, quelli della Lega “del” Nord ci cascano.
E mi piacerebbe essere molto chiaro, pur non essendo iscritto alla Lega e simpatizzando per Matteo Salvini.
Se Repubblica strilla la Lega non ci caschi
Se Repubblica soffia sul fuoco (come fa maniacalmente ogni giorno Paolo Berizzi) non è un motivo per cascarci nella Lega. Anche perché negli anni passati ho conosciuto Mario Borghezio che non ci andava certo tenero.
Ora è accaduto il caso Durigon, e già è abbastanza curioso doverlo chiamare caso, visto che si ciacola di due secondi di discorso (come ho scritto sul Tempo, vedi foto sopra) ma penso che chi ne parla non lo abbia ascoltato affatto.
Poi certo, c’è stato la cretinata di quello di Colleferro sulla piazza per Hitler e tutti a dare addosso al “consigliere leghista”. Non è consigliere, quell’Andrea Santucci, e consigliere ci diventò in una lista che sosteneva l’attuale sindaco Pd della città, Sanna. Ma Repubblica non lo scrive. Poi passò da sinistra a destra così come si cambiano i calzini. Ma basta un titolo di Repubblica per impressionare.
A me impressionano di più certi giudizi che leggo sui giornali – e possono essere strumentalizzazioni – ma anche su Facebook, e sono d’autore.
Con ancora maggiore chiarezza. Io non sono animato da voglie di restaurazione; ma pretendo di avere il diritto ad un mio giudizio personale sulla storia. E nessuno può impormi di diventare antifascista per questioni squisitamente elettorali.Rispetto il mio nemico, vorrei essere rispettato dal mio “amico”.
Basta con l’ossessione del 1945
Ed è anche il motivo per cui non sono iscritto ad alcun partito, perché in nessuno (di quelli seri) trovo il coraggio di dire basta con l’ossessione del 1945.
Chi è contro la libertà? Chi è contro la democrazia? Finitela con queste baggianate che servono solo ad alimentare propaganda fasulla. Alle porte non c’è il pericolo fascista, ma solo un gran caldo che vi fa sragionare.
Se disturbiamo, basta dircelo. Uno vale uno e si chiude la porta con grande delicatezza. Ma la dignità non ce la toglierà mai nessuno. Ce la siamo conquistati con le battaglie di una vita e non ci sarà mai alcun leader di un partito o dell’altro che potrà farcele rinnegare. Basta il rispetto, appunto.