Qui Parioli. Calenda all’assalto degli incapaci (video)

Calenda incapaci

Dal fortino dei Parioli impressiona vedere Carlo Calenda all’assalto degli incapaci al governo. L’ex ministro ha messo nel mirino (per ora) il commissario Arcuri per le mascherine; il presidente dell’Inps Tridico per i casini provocati; e il ministro Boccia, per la “guardia civica”.

Calenda era uomo del Pd, sia pure in posizione di forte autonomia interna. Poi ha fondato Azione e soprattutto a Roma gli si attribuiscono volontà di competere come sindaco, anche se lui nega. Certo è che le parole che pronuncia sono durissime da digerire per chiunque militi a sinistra.

Calenda indica gli incapaci

Pero’ è verità che non può essere taciuta, quella che afferma Calenda, che poi ben difficilmente potrà giustificare eventuali alleanze con chi mette sotto accusa con parole di rara precisione dicendo che hanno messo degli incapaci in posizioni chiave.

A partire dal commissario di governo scelto da Conte, Domenico Arcuri, che sulle famose mascherine ha fatto capire ben poco agli italiani.
C’è stata una confusione enorme in un momento in cui invece ci sarebbe la necessità del massimo di chiarezza. Sul come e dove reperirle. Sul prezzo giusto. Su come e dove indossarle. Niente, solo grida contrapposte e nessuno che riesce ad avere risposte univoche da chi avrebbe il dovere di darle.

E Calenda mena. Ricordando una frase di Arcuri: “Per i tamponi non deve succedere quello che è successo con le mascherine”. Come se parlasse con un suo amico immaginario – ha aggiunto il leader di Azione – perché “quello che è successo con le mascherine è solo responsabilità sua”.

Poi, sacrosante bordate al presidente dell’INPS. “Ci ha detto che gli italiani sono stati inondati di denaro. Cioè quel signore – Pasquale Tridico – che non è riuscito a pagare la Cassa integrazione e ha pagato i 600 euro con gigantesco ritardo” ci viene sostanzialmente a sfottere.

Nel mirino Boccia, Arcuri e Tridico

E Calenda ne ha avute anche per Boccia, il ministro “che non riesce a spendere i fondi europei” ma ci dice “che assumerà 60mila guardie civiche per controllare i comportamenti degli italiani…”.

“Io penso che sia una cosa inaccettabile, afferma nel video. “60mila persone senza arte né parte, formate non si sa come, con un bando che arriverà persino in ritardo, si mettono a girare per l’Italia dicendo agli italiani che cosa devono fare, sulla base di norme di cui nessuno capisce nulla”.

“Sono tre buffoni”

E giù bordate sulle distanze in mare o in un negozio. Li definisce “tre buffoni, perché di buffoni si tratta, che non fanno il loro lavoro: comprare le mascherine, spendere i fondi europei, assicurare la cassa integrazione”.

Insomma, Calenda a palle incatenate contro l’azione di governo. Se si fosse trattato di un esponente del centrodestra lo avrebbero attaccato ad alzo zero. Sarà da verificare se ci saranno reazioni al durissimo attacco dell’europarlamentare che pure è stato eletto proprio con il Pd.