Rachele Mussolini, buon S.Marco. E gli sciacalli la mettono a testa in giù

Aveva semplicemente augurato buon S. Marco a tutti sulla sua pagina Facebook. A cominciare dal papà delle sue due splendide bambine. Un pensiero carino e gentile, proprio come lei. Rachele Mussolini non si sarebbe mai immaginata che tra tanti messaggi di ringraziamento e stima spuntassero anche i soliti sciacalli da tastiera. Che gli hanno rigirato la foto, mettendola a testa in giù. Con commenti deliranti. Ecco, ora sei nella posizione giusta. Così puoi fare compagnia a tuo nonno. Rachele è una persona mite e di dialogo, lo ha dimostrato in tutta la sua vita. Ha addirittura cercato di sdrammatizzare, opponendo ironia contro l’infamia. Non ho problemi, ha risposto, la mia permanente è forte e i capelli rimangono a posto anche con la testa al contrario. Ma giù altri insulti. Perchè con gli imbecilli frustrati non si può dialogare. E ci permetta la Mussolini, nemmeno si deve. Qui siamo a livello di ricovero psichiatrico forzato. Ma stranamente Facebook non se ne è accorto. Perchè i profili (falsi, come si addice agli infami) di queste persone non sono stati toccati. Una vergogna, che è stata per fortuna censurata da tutti, anche trasversalmente. E ci mancherebbe altro.

Rachele Mussolini, ho solo augurato buon S. Marco a tutti. Non mi aspettavo quegli insulti

Rachele Mussolini oggi è consigliera comunale di Roma. Ma soprattutto è una nipote del Duce, e questo è un fatto incontestabile. Ma non può mai essere una colpa. Neanche per gli avversari politici, se sono degni di questo nome. Non sono mai stata una negazionista, ci ha raccontato la Mussolini. Ma quando in una recente intervista all’ADN Kronos mi hanno chiesto se avrei festeggiato il 25 aprile sono stata sincera. Non festeggio, per una questione familiare prima ancora che politica e mi pare ovvio. Ma non condanno e non giudico chi va in piazza. Sono già tre anni che posto su Facebook gli auguri per S. Marco, e non era mai successa una cosa simile. Tra l’altro il messaggio aveva anche una impostazione familiare ed intima, perchè si rivolgeva in primis al padre delle mie figlie. Che si chiama così. Se dava fastidio bastava non leggerlo, non serviva certo insultare. Ma è successa una cosa ancora più grave. Qualcuno ha condiviso il post su altre bacheche, diciamo così di gente dell’altra parte. Politicamente intendo. E ovviamente i commenti sono irripetibili. Ecco, tutto questo odio è francamente inspiegabile. Per qualcuno non potrei fare politica, perchè porto il cognome Mussolini. O dovrei stare in esilio fuori dall’Italia. Ma io che cosa c’entro, bisogna essere giudicati per quello che si è. E per le cose che si fanno. Per fortuna ho avuto anche tanti messaggi di solidarietà trasversali. Che mi hanno fatto molto piacere. Dimostrano che anche in politica persone sensibili e per bene ce ne sono ancora.

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Solidarietà anche dalla sinistra. E a chi insulta dico almeno di studiare la storia

Rachele Mussolini ha augurato su Facebook buon S. Marco a tutti, e si è beccata gli insulti deliranti degli sciacalli da tastiera. Che l’hanno messa sulla rete a testa in giù. Una porcheria gratuita, dalla quale hanno preso le distanze in moltissimi. Ho ricevuto messaggi di stima e di solidarietà tutto il giorno, ci ha dichiarato la Mussolini. Anche da avversari politici e da cittadini comuni. Una signora che si è firmata mi ha detto io sono di sinistra. E festeggio orgogliosamente il 25 aprile. Ma mi vergogno del messaggio che le hanno inviato e mi dissocio. Almeno potrebbero studiare la storia, conclude ironica Rachele. Qualcuno mi accusa di portare non solo il cognome Mussolini. Ma anche il nome della mia bisnonna. Potrebbero almeno studiare la parentela, prima di insultare. Ma io non mi faccio certo piegare. Credo nella democrazia e sono convinta di quello che faccio. E continuerò a lottare a testa alta per le mie idee, per l’Italia e per la libertà. Che resta il valore più importante di tutti.

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