Raggi, ad alcuni romani ci pensa CasaPound

Raggi casapound

Chissà se oggi Virginia Raggi dirà grazie a CasaPound. Perché è Natale di Roma? Beh, la ricorrenza non è merito né del Sindaco, né di Cpi. Però il movimento della Tartaruga festeggerà il XXI aprile in maniera solidale, con la distribuzione di pacchi alimentari (e non solo) a famiglie bisognose che magari non hanno avuto altri aiuti. Alcuni romani, potremmo dire parafrasando il più celebre “alcuni italiani non si arrendono”….

E siccome la Raggi ogni giorno magnifica giustamente le virtù dei romani che hanno manifestato grande solidarietà a favore di chi è in difficoltà, una capatina senza vigili di scorta a via Napoleone III farebbe bene a farla. Perché CasaPound non era tenuta a organizzare un’iniziativa così bella ma lo fa. Non sono quegli essere brutti e cattivi che lei dipinge così in continuazione. E anche loro ci starebbero bene, sindaca, in quella pagina internet del comune sulle belle abitudini di Roma in cui si racconta la capacità dei cittadini di dare a chi non ha.

Il grazie della Raggi a CasaPound…

Un sindaco di tutti i romani prenderebbe buona nota. Aiuti per 500 famiglie col difetto di essere italiane. Cinque tonnellate di generi alimentari. Pasta, riso, farina, zucchero, a cui si aggiungono oltre 500 litri d’olio, 2000 d’acqua, 20.000 mascherine, guanti e 5000 flaconcini di gel per le mani.

Il tutto distribuito osservando le regole di distanziamento sociale. Chi non potrà recarsi presso la sede di via Napoleone III sarà raggiunto a casa. Scrive CasaPound: “Da Tiburtino III a Torre Maura, da Casalotti a Boccea, da Magliana fino ad Ostia passando per tutta la città”, afferma la nota diramata per informare sull’iniziativa, i nostri volontari saranno impegnati a consegnare direttamente i generi alimentari alle famiglie italiane in difficoltà, tra cui ci sono anziani, disabili, padri separati, precari, disoccupati e le categorie più colpite da questa emergenza. Con questa azione di solidarietà vogliamo mettere in campo un aiuto concreto,considerando che le misure di sostegno previste dal governo arrivano a fatica e certamente non bastano in un momento come questo”.

La festa del Natale di Roma

Segnaliamo tutto questo al sindaco perché si tratta di merce donata a Casapound da imprenditori che hanno scelto questa organizzazione per fare del bene a famiglie che non riescono ad ottenere aiuto dalle istituzioni. E avviene nel Natale di Roma, che la storia consacra come l’Evento della nostra città.

Ovviamente, in questo caso, nessuno si azzarderà a gridare CasaPound fuorilegge o a vietarne l’attività. Ecco, con le loro mani pulite hanno ritirato quel che doneranno oggi a chi ha bisogno. Non lo fanno certo per essere ringraziati, ma per dovere comunitario verso la città. Quello stabile di via Napoleone III non è frequentato, dunque, da gente così malfamata. Dietro la mascherina tricolore accanto alla foto della Raggi c’è Simone Di Stefano. Può informarsi con lui, la sindaca, per capire come hanno fatto senza avere dietro la forza di un’istituzione.

Ci parli, e magari la Raggi si accorge che a Roma c’è molta più gente perbene di quella che pensa di conoscere.