Raggi, altro che Romani zozzoni. Ecco come si ripuliscono il parco da soli (video)

Altro che Romani zozzoni. Invece di protestare giustamente, capita anche che i cittadini si attrezzino a proprie spese. E che si ripuliscano il parco da soli. Non si è spenta ancora l’eco delle dichiarazioni della sindaca Raggi impegnata nella sua lotta contro il degrado urbano e la monnezza selvaggia. Battaglia ben lontana dall’essere vinta in verità. E che ha portato la prima cittadina ad esporsi con affermazioni forti. Sul fatto che la colpa di almeno una parte dei rifiuti abbandonati per strada e in prossimità dei cassonetti sia proprio di alcuni Romani. Quelli più zozzoni, queste le parole che aveva utilizzato la sindaca. Minacciando multe e sanzioni esemplari per i trasgressori. Ma in realtà ridurre il problema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solo a questo appare quanto meno azzardato. Perché se è vero che tutti dobbiamo comportarci bene è ugualmente innegabile che AMA dovrebbe fare la sua parte. Mentre l’azienda capitolina non approva i suoi bilanci da tre anni consecutivi. E minaccia di sospendere in alcuni Municipi il servizio di raccolta porta a porta. Per carenza di fondi. Di fronte a questa realtà, c’è chi accusa e chi si lamenta. Ma poi per fortuna esistono anche cittadini di buona volontà. Che non ci stanno al degrado ad ogni costo e vogliono reagire.

È il caso di Francesco Sganga,  pariolino doc classe 1944. Che ha riunito dei volontari e comperato uno sparafoglie. A sue spese ovviamente, per tenere pulito il parco che ama. E dove ogni mattina va a spasso con il suo cane. Compimenti e applausi. Anche se dovrebbe pensarci il comune, perché le tasse le paghiamo proprio per questo.

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A Piazza Manila i volontari ripuliscono il parco davanti al tree bar. Bel gesto, ma il servizio giardini dove sta?

Nel cuore del secondo Municipio esiste un gruppo di volontari che da un po’ di tempo si dedica principalmente alla pulizia e alla manutenzione delle aree verdi. Animatore del tutto un uomo di 76 anni, famiglia originaria della Sardegna. Lui si chiama Francesco Sganga, cresciuto tra via Manfredi e via Borsi. Liceo classico al Mameli e conoscenze importanti, come riporta una sua bella biografia comparsa sul sito Roma h24.com Flaminio Parioli. Dal Procuratore Capo della Repubblica di Roma Giovanni De Matteo al regista Mario Camerini, passando per l’ex ministro Bruno Visentini e lo storico direttore generale della RAI Ettore Bernabei. Sganga però è rimasto un uomo umile e schivo. E una volta raggiunta la pensione si è voluto dedicare al volontariato. Puntando però sul decoro urbano e sulla manutenzione dei  giardini. Così durante il lockdown mentre il verde pubblico era in abbandono un parco rimaneva perfetto. Come un miracolo. Si tratta dell’area verde di Piazza Manila, dove l’uomo e i suoi amici portano il cane a passeggio. Ma dove esistono anche giochini per bimbi e panchine per i più anziani. Armati di un puliscifoglie e di diverse scope e sacchi per l’immondizia questi bravi cittadini hanno fatto ciò che non fa il comune. E il servizio giardini. Dimostrando quanto sarebbe facile tenere tutto in ordine e pulito, se solo ci fosse la buona volontà. E un po’ di capacità amministrativa in più.  E come dice il suo amico Giorgio Sgobbi che ci regala questo bel video, i Romani alle volte saranno si degli zozzoni come vuole la sindaca Raggi. Ma hanno anche un grande cuore e allora viva Francesco Sgarra.