Raggi viene assolta, ma se la prende con il M5s. Bordoni: “La aspettiamo alle elezioni per batterla”

Virginia Raggi è stata assolta perché il fatto non costituisce reato. Questa la sentenza che ha emesso la Corte d’Appello nei confronti del sindaco di Roma. La sentenza scagiona dunque totalmente la Raggi dall’accusa di falso per la nomina di Renato Marra, fratello dell’ex capo del personale del Campidoglio Raffaele, a capo del dipartimento turismo del Comune di Roma. La sentenza è stata accolta con un applauso e l’abbraccio tra la prima cittadina della capitale e gli avvocati. La pubblica accusa, rappresentata dal Pg di Roma, Emma D’Ortona aveva chiesto dieci mesi di reclusione. Anche in primo grado la Raggi venne assolta con la formula con formula piena “perche’ il fatto non costituisce reato”.

Con la Raggi solo il marito e la segretaria

Un lungo abbraccio con il marito, Andrea Severini, poi con la segretaria particolare visibilmente commossa. Così la Raggi ha accolto la sentenza di assoluzione in Corte d’Appello. “Credo che oggi questa sia una mia vittoria e del mio staff, delle persone che mi sono state a fianco in questi quattro lunghi anni di solitudine politica. Ma non umana. Oggi molte persone dovranno riflettere anche e soprattutto all’interno del Movimento 5 Stelle”.
“Adesso – ha polemizzato la prima cittadina – è troppo facile voler provare a salire sul carro del vincitore con parole di circostanza dopo anni di silenzio. Chi ha la coscienza a posto non si offendera’ per queste parole ma tanti altri almeno oggi abbiamo la decenza di tacere. Se vogliono dire o fare qualcosa realmente per me, facciano arrivare risorse e gli strumenti per i romani e la mia citta’. C’e’ una legge di bilancio per dimostrare con i fatti di voler fare politica, facciano il loro dovere. Il resto sono chiacchiere di cui siamo ampiamente stufi. Ringrazio la magistratura e i miei avvocati”, ha concluso la Raggi.

Bordoni (Lega): “Raggi assolta, ma perdente politicamente”

“Con buona pace del M5S ora i malpancisti dovranno stringersi intorno alla Raggi. Un’assoluzione che scongiura ulteriori scandali intorno al sindaco di Roma e fa calare il sipario su una vicenda troppo spesso strumentalizzata nel dibattito politico. Molti nel Pd e nel M5s aspettavano la condanna per fare l’accordo e ora saranno delusi”. Così Davide Bordoni della Lega. “A Roma si vince con i programmi e la presenza costante sul territorio. Non certo con le strategie o giocando di sponda. Esprimiamo soddisfazione affinche’ il ruolo istituzionale del primo cittadino sia stato preservato. Tuttavia, come sempre, esprimiamo un giudizio negativo sul suo operato. Un giudizio prettamente politico, perché intendiamo battere la sindaca di Roma alle prossime elezioni vincendo in Campidoglio con un candidato di centrodestra unito”.