Raggi, ecco gli sgomberi non fatti. Ma la legalità non valeva per tutti? (video)

Non c’è solo CasaPound e non si risolve il problema della legalità e della casa con l’accanimento contro le famiglie che hanno trovato un tetto nello stabile di via Napoleone III. E che tra l’altro esattamente come alle casette di Ostia sono tutti Italiani in difficoltà. Le occupazioni abusive a Roma sono in realtà tantissime, e spesso sono realizzate da autentici ‘professionisti’ del settore. Movimenti per la casa o centri sociali che individuano palazzi vuoti o luoghi abbandonati. Ed entrano nelle strutture non uscendone più. A quel punto in genere inizia un braccio di ferro con l’amministrazione. Con tanto di presidi in Campidoglio e di presenze massicce in Aula Giulio Cesare. Per ottenere di restare negli edifici occupati. O proporre di andarsene via, magari ottenendo altri alloggi in cambio. Una vecchia tattica, che si trascina a Roma dalla metà degli anni ‘70. Solo che in questi casi sembra che nessuno veda nulla. Niente foto della sindaca o di qualche assessore davanti agli ingressi dei palazzi. Niente controlli sulla eventuale presenza di immigrati irregolari e sullo spaccio di stupefacenti. Tutto bene, quando chi occupa appartiene al variegato mondo dell’estrema sinistra.

Allora qualcuno si è preso la briga di andare a fare un giro per la capitale. E filmare le occupazioni abusive municipio per municipio. Iniziando proprio dall’ottavo. Quello di Smeriglio, Catarci e Giaccheri. Dove proprio i centri sociali sono andati al potere. Esprimendo direttamente i presidenti del parlamentino di zona.

Occupazioni abusive e sgomberi mai fatti. Altro che legalità, si comincia dall’ottavo Municipio all’ex cinodromo

L’associazione Difendi l’Ottavo ha realizzato il primo di una serie di video. Che gli autori promettono di estendere all’intera realtà cittadina delle occupazioni abusive gestite dalle realtà antagoniste di estrema sinistra. Oggetto della video denuncia l’occupazione dell’area dell’ex cinodromo a Ponte Marconi. Dove fino agli inizi degli anni 2000 si tenevano le corse dei levrieri. Qui dal 2003 sventola la bandiera rossa del centro sociale Acrobax, e nessuno ha mai pensato di metterci mano. Per ripristinare la legalità. In realtà i provvedimenti di sgombero da parte della Prefettura sono stati emessi. Anche recentemente nel 2019, a firma del Prefetto Pantaleone. Ma non risulta che il Campidoglio abbia mandato vigili urbani e telecamere per ripristinare la legalità. Nonostante le continue lamentele dei residenti del quartiere. Per i tantissimi rave e feste rumorose organizzate quasi ogni sera. Qui dentro tra l’altro vivono una cinquantina di persone. E manca qualunque verifica statica sull’edificio. Che è di proprietà comunale, quindi la Raggi avrebbe pieno diritto di parola. Ma invece regna il silenzio.

Ma i rossi non li sgombera nessuno. La Raggi è muta

Residenti esasperati dal rumore ma nessuno controlla

I residenti di viale Marconi sono esasperati dal rumore che quasi ogni notte sale dal centro sociale occupato Acrobax. Che si trova in un edificio di proprietà del comune. Esattamente all’interno del ex cinodromo sotto ponte Marconi. Eppure esiste una ordinanza prefettizia che ne impone lo sgombero. E l’immobile è tra i venti di proprietà comunale in tutta Roma sottoposti al vincolo della carta di qualità. Ma niente, la sindaca Raggi sembra non vedere dal lato sinistro. Così va tutto avanti come se nulla fosse. Con le utenze di acqua e luce che continuano a correre. E ad essere ovviamente pagate con i soldi dei cittadini romani. Questa la denuncia riportata in un video diffuso sulla pagina Facebook dell’associazione Difendi l’Ottavo che promette di realizzare molti altri scoop. In tutta la città. E a quel punto anche la sindaca dovrà farsi sentire. Se è vero che la legalità deve valere per tutti.

Con oggi diamo il via ad una serie di video che alcuni cittadini non conformi dell'ottavo municipio hanno deciso di produrre parlando delle tante occupazioni rosse che costellano il nostro territorio. Oggi parliamo di Acrobax -centro propulsivo dell'antagonismo della capitale, impiantato all'interno della struttura dell'ex cinodromo di proprietà del Comune di Roma e sul quale la stessa sindaca e la cricca a 5 stelle dell'VIII municipio si guarda bene dal menzionare quando c'è da fare dichiarazione su "legalità" e "onestahhh" così come sull'occupazione di Napoleone III la sindaca si chiede chi pagasse le utenza, e invece qui? e la colonia Vittorio Emanuele ad Ostia? Tutto ciò a dimostrazione della ipocrisia e della effettiva copertura politica di cui possono godere gli attivisti di queste occupazioni e di cui potrete avere contezza con questo e con i prossimi video. Buona visione.

Pubblicato da Difendi l'Ottavo su Martedì 30 giugno 2020