Raggi, ora anche la Chiesa è furiosa. I Rom del Flaminio trattati peggio degli animali

Sembra davvero finito l’idillio tra Virginia Raggi e la Chiesa. Che almeno nelle sue gerarchie temporali, sembrava in qualche modo aver apprezzato l’operato della sindaca. Almeno dal punto di vista delle politiche sociali e di inclusione. D’altronde il buon rapporto tra Oltretevere e il Campidoglio era stato sancito anche dagli incontri tra il Pontefice e la prima cittadina. Tutti più che cordiali, a valutare dai commenti rilasciati a margine dagli stessi protagonisti. Ma adesso sembra bruscamente cambiato qualcosa. Dopo quel fatidico 11 agosto, data in cui il Comune ha deciso lo sgombero immediato del campo rom tollerato del Flaminio. Una decisione scaturita anche dall’indignazione susseguente al servizio delle Iene. Che all’interno dell’insediamento hanno trovato di tutto. Tra refurtiva e rifiuti tossici, che la notte puntualmente venivano bruciati. Per di più, il campo sorgeva in una zona protetta, sotto la gestione di Roma Natura. Anche le opposizioni e Fratelli d’Italia avevano chiesto di intervenire immediatamente, e quasi volta la Raggi non ha potuto voltarsi dall’altra parte.

Ma qualcuno degli alti vertici in Vaticano non l’ha presa bene. E il vecchio idillio sembra improvvisamente entrato in crisi. Almeno dalle dichiarazioni di don Gianpiero Palmieri, Vescovo ausiliare di Roma. Delegato per la Carità, la Pastorale migranti e i Rom.

Don Palmieri, hanno sgomberato i Rom come rifiuti. Durissimo attacco della Chiesa alla sindaca Raggi su Facebook

Il durissimo attacco alla sindaca Raggi è arrivato direttamente su Facebook. E gli strali sono niente di meno che del Vescovo ausiliare di Roma don Gianpiero Palmieri. Uno dei più ascoltati nella Chiesa. Che non ha preso affatto bene lo sgombero del campo rom Flaminio compiuto dal Campidoglio con una sorta di blitz l’11 di agosto. In uno Stato di diritto, in uno Stato serio ci si preoccupa prima di trovare le soluzioni, ha dichiarato sul web don Palmieri. E ci si comporta diversamente. All’alba di quel giorno, presso l’insediamento erano presenti solo due persone dei servizi sociali. E molte più persone che si sono preoccupate di mettere in salvo gli animali. Parole che pesano come pietre sulla Raggi. Anche perchè con alcuni ospiti del campo la Caritas aveva avviato un progetto di recupero e di reinserimento. Proprio durante i mesi del lockdown.

Tra i rom anche ospiti della comunità di Val Cannuta che con la Caritas avevano sperimentato un orto urbano. Ora sono spariti

Avevamo anche avviato un progetto per la coltivazione di un orto urbano. Con alcuni ospiti dell’insediamento del Flaminio, durante le chiusure forzate per il coronavirus. Il progetto era sostenuto dalla Caritas, ma adesso quelle persone sono fuggite. E senza soluzioni alternative, saranno disperse chissà dove. È grande l’amarezza del delegato per la Carità, la Pastorale migranti e i Rom del Vaticano. Che contesta innanzi tutto le modalità dello sgombero del campo del Flaminio. E il fatto che sia mancata una programmazione seria. E la ricerca preventiva di soluzioni alternative. Insomma, una approssimazione che ha dato molto fastidio Oltretevere. E la stella della Raggi sembra essersi eclissata anche in Vaticano.

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