Raggi, pronta la retromarcia sui parchi. E Gasparri la distrugge
Sarebbe già pronta la retromarcia sui parchi della capitale. Appena riaperti e già prossimi alla chiusura. Almeno stando ai rumors che filtrano dal Campidoglio. Che riportano di una Raggi molto preoccupata. Dagli assembramenti riscontrati nelle ville romane e nelle aree verdi nell’ultimo fine settimana. Abbiamo avuto una concessione dal governo, aveva dichiarato qualche giorno fa la prima cittadina. Adesso dobbiamo dimostrare di meritarcela. Con tanto di distinguo e inevitabili polemiche. Perchè la libertà personale dovrebbe essere la regola, e non la gentile concessione di qualcuno. Anche durante una complicata fase di emergenza sanitaria. Ma anche per il fatto che nella grande maggioranza dei casi i Romani si sono dimostrati molto disciplinati e responsabili. E non meritano di essere sottoposti a nuovi esami di maturità. Ora però la situazione nei parchi e nelle ville sembra essere già sfuggita di mano, almeno stando a quanto successo domenica scorsa. Con assembramenti di centinaia di persone, come accaduto per esempio a Monte Ciocci. Dove i più giovani sostavano sul muretto con vista cupolone senza mascherina e con la loro brava bottiglia di birra in mano. In mezzo a runners sudati e famigliole con i bambini al seguito.
Così non va bene, certo. Ma forse prima di chiudere bisognerebbe pensare a incrementare i controlli. Punendo gli indisciplinati, ma non discriminando i tanti altri che si comportano bene. Così la pensa ad esempio il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, che ha voluto dire la sua su tutta questa vicenda.
Maurizio Gasparri (FI), chiusura parchi di Roma testimonia il fallimento della Raggi
Sulla possibile nuova chiusura dei parchi della capitale minacciata dalla prima cittadina è intervenuto il senatore di Forza Italia e commissario romano del partito Maurizio Gasparri. La eventuale nuova chiusura di parchi e ville testimonierebbe solamente un nuovo fallimento della Raggi, ha dichiarato Gasparri. Perchè lei è il sindaco di Roma, ed ha il preciso dovere di predisporre controlli adeguati. E di garantire la giusta sicurezza a tutti. Era normale che dopo due mesi di prigionia in casa tantissime famiglie si sarebbero riversaste all’aperto, ha proseguito l’esponente azzurro. Ma bisognava farsi trovare pronti. Invece i parchi e le ville di Roma sono stati lasciati nell’inclusione e nel degrado. E ora non si riescono neppure a fare i controlli. La Raggi deve multare chi sbaglia, e lasciare liberi famiglie e bambini di godersi in tutta sicurezza il verde pubblico della nostra città. non chiudere di fronte al proprio fallimento.
Verso la chiusura le ville più grandi. Potrebbero restare aperti gli spazi verdi di quartiere
Nonostante le critiche e le richieste di non penalizzare ulteriormente i Romani, il Campidoglio starebbe pensando nuovamente a chiudere gli spazi verdi della città. Domenica scorsa Villa Borghese, Villa Ada e Villa Paganini erano fuori controllo, solo per fare alcuni esempi. Inoltre due trattori adibiti alla manutenzione sarebbero guasti, e mancherebbero i pezzi di ricambio. Così chiudere diventa la strada più facile, magari addossando ai cittadini romani tutte le responsabilità. E mantenendo aperti solo i giardinetti di quartiere, più facili da monitorare per le pattuglie della municipale. Sarebbe un brutto colpo, specie per le migliaia di bambini costretti a casa. Ora che arriva anche la bella stagione. La raggi ha ancora qualche giorno per pensarci e per rimediare. O come dice Gasparri, per non alzare bandiera bianca e dichiarare il può ennesimo fallimento.