Raggi, qualcuno voleva vendere ATAC ai privati. Ora faccia i nomi

La sindaca di Roma Virginia Raggi ha incontrato in Campidoglio il nuovo amministratore delegato di ATAC Giovanni Mottura. Il dottore commercialista che già aveva avuto il compito di liquidare la società di Roma metropolitane. E che ha preso il posto di Paolo Simioni, passato alla guida di ENAV. Il ricco Ente nazionale per l’assistenza al volo. In piena emergenza coronavirus, tanto per dire che ai Cinque Stelle le nomine e il potere non interessano per nulla. Il fatto che per guidare ATAC sia stato scelto un uomo esperto in dismissioni e liquidazioni di società pubbliche non fa certo dormire sonni tranquilli ai lavoratori del comparto e ai sindacati. Ma la Raggi difende la sua scelta e rilancia. C’era chi voleva regalare l’azienda ai privati, ha twittato la prima cittadina. Invece prosegue l’opera di risanamento. Al nuovo amministratore delegato che svolgerà anche le funzioni di presidente dell’azienda faccio i miei migliori auguri di buon lavoro. Ora però la curiosità diventa grande. Di sapere dalla sindaca chi volesse vendere o svendere l’azienda. E come abbia fatto a sventare la minaccia. Chissà se anche la Magistratura sarà incuriosita da queste dichiarazioni. E se qualcuno a Piazzale Clodio vorrà chiedere chiarimenti su tutta la vicenda.

Sorpresa Raggi su ATAC, qualcuno voleva vendere ai privati ma noi risaniamo. Ora si aspettano i nomi

La Raggi è uscita allo scoperto su ATAC. In occasione dell’incontro con il nuovo presidente e AD Giovanni Mottura in Campidoglio. Qualcuno voleva vendere l’azienda ai privati, ha dichiarato la prima cittadina. Ma noi invece proseguiamo con la nostra opera di risanamento. Sarebbe interessante adesso sapere a che cosa si riferisse precisamente la sindaca. Perché dalle fonti ufficiali l’unico privato ad esercitare una parte del trasporto pubblico locale è il consorzio Roma TPL. Da molti anni per giunta, anche se una volta si chiamava Tevere TPL. Questo consorzio gestisce essenzialmente le linee più periferiche, con personale proprio e autobus di proprietà dell’ATAC. Per circa il 12 per cento dei chilometri prevosti dal contratto di servizio. L’affidamento delle linee a Roma TPL tra l’altro è in proroga per la quarta volta, e il comune sembra avere grandi difficoltà’ ad espletare la gara. Non solo, proprio la Raggi ha chiesto recentemente aiuto ai privati. Per avere gli autobus in più necessari a garantire il servizio in piena emergenza covid. Ottocento mezzi aggiuntivi fino al 31 luglio, chiesti alla fine sempre allo stesso consorzio. Per un costo che sarebbe di poco superiore ai due milioni e mezzo di euro. Forse la sindaca si riferiva proprio a questo, ma allora non avrebbe senso la polemica. Visto che è stata proprio lei a decidere. Oppure c’è qualcos’altro, e allora i cittadini hanno diritto di sapere.

Il concordato sarebbe appeso a un filo ma sulla polemica della sindaca è bufera

E’ bufera sulla polemica innestata da un tweet della sindaca Raggi. Che ha dichiarato di voler salvare ATAC. Anche rispetto a chi sognava di vendere ai privati. Ma non si capisce davvero chi fossero queste forze oscure in azione. Forse consiglieri comunali ribelli del Movimento 5 Stelle con una visione diversa sul futuro dell’azienda dei trasporti della capitale. O ill Partito Democratico. Oppure le opposizioni. Cosa strana del resto, perchè ad esempio Fratelli d’Italia è stata sempre contraria a una privatizzazione di ATAC. In ogni caso le parole della Raggi hanno fatto rumore. E ora in molti chiedono di sapere la verità. A cominciare dai sindacati che temono per i dipendenti e per la conservazione dei posti di lavoro. Che in caso di cessione o di fallimento del concordato potrebbero diventare a rischio. A meno che il tweet della Raggi non sia da considerarsi come una boutade da campagna elettorale. E allora sarebbe il caso di chiarirlo subito e magari di chiedere scusa. Perchè quando si amministra bisogna essere seri. Altrimenti si fanno i danni.

https://twitter.com/virginiaraggi/status/1272558576825962497?s=21