Rallenta il coronavirus, superati i 60mila morti. Controlli rigorosissimi a Natale

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Sono 18.887 i nuovi contagi da coronavirus in Italia oggi secondo i dati resi noti nel bollettino del ministero della Salute. Da ieri altri 564 morti che portano il totale a 60.078 dall’inizio dell’emergenza. “Sono 1.632 i casi positivi (-151) oggi nel Lazio su quasi 20mila tamponi (-1.406), 14 i decessi (-18) e +886 i guariti. Calano i casi e le terapie intensive. Roma città scende al di sotto dei 900 casi”. E’ quanto ha reso noto l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

Coronavirus, controlli intensificati

Presìdi sulle autostrade, su tutti i confini nazionali e non solo. Particolare attenzione alle “aree di maggiore affollamento, in cui si possono verificare fenomeni di inosservanza, anche involontaria, delle misure di distanziamento interpersonale”. In vista del Natale, che “sarà di sacrifici per tutti” per l’esigenza di “evitare una terza ondata” di coronavirus, come ha sottolineato la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, saranno messi in campo 70mila agenti per controlli a tappeto. ”Si raccomanda” ai prefetti ”di voler pianificare, nell’ambito dei lavori del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, mirati servizi di controllo del territorio, specie in prossimità delle festività natalizie.

70mila uomini in campo

Nella circolare inviata dal Viminale ai prefetti si legge che ”andranno opportunamente sensibilizzati tutti gli attori della sicurezza urbana coinvolti nel dispositivo di controllo. Analoga attenzione andrà rivolta ai controlli  sulle principali arterie di traffico e sui vari nodi delle reti di trasporto”, aggiunge. ”A decorrere dal 10 dicembre 2020, nel caso di soggiorno o transito nei quattordici giorni anteriori all’ingresso in Italia in uno o più Stati o territori di cui all’elenco C dell’allegato 20, occorrerà presentare al vettore e agli organi preposti ai controlli l’attestazione di essersi sottoposti, nelle 48 ore antecedenti all’ingresso, e quindi in territorio estero, a tampone risultato negativo”.

Coronavirus, quarantena per chi arriva in Italia

”Nel periodo ricompreso fra il 21 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 – si legge nella circolare – l’obbligo di sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario troverà comunque applicazione nei confronti delle persone che, residenti o meno in Italia, facciano ingresso nel territorio nazionale per motivi diversi dalle esigenze lavorative”, di ”assoluta urgenza”, ”esigenze di salute”, di studio e per ”rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. “Controlli sì, ma dico assolutamente no ad una militarizzazione delle città” – ha detto infine Lamorgese -. “Abbiamo tenuto aperti i negozi per dare un segnale, per salvaguardare l’economia. I titolari dei negozi devono però adottare tutte le precauzioni necessarie. Assembramenti non devono esserci”.