Rally, il mondiale a Roma per 4 anni dal 2027


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Dal 2027 Roma entrerà ufficialmente nel calendario del campionato mondiale di rally. Non un evento isolato, ma un impegno quadriennale che trasformerà la Capitale in palcoscenico internazionale del motorsport. Dopo mesi di indiscrezioni, è arrivata la conferma: la tappa italiana del WRC si correrà sulle strade romane per quattro anni consecutivi, portando con sé adrenalina, turismo e un ritorno economico di portata storica.

Un progetto a lungo inseguito

La candidatura di Roma non è nata dal nulla, ma da un percorso iniziato quattro anni fa. Trattative serrate, incontri istituzionali e il lavoro di squadra tra FIA, Automobile Club d’Italia e organizzatori locali hanno costruito un ponte solido verso questo traguardo. Il rally mondiale, a partire dal 2027, non sarà più legato esclusivamente alle polverose strade della Sardegna: la Capitale diventerà il nuovo epicentro della velocità.

Cento milioni di euro all’anno

Il dato che colpisce è quello economico: l’indotto stimato supera i 100 milioni di euro annui. Un flusso che investirà alberghi, ristoranti, trasporti, commercio e servizi. Roma avrà l’occasione di proiettarsi oltre i confini culturali e storici che già la rendono unica, diventando anche un hub sportivo ed economico.

Il fascino della Città Eterna in mondovisione

Il mondiale di rally a Roma significa immagini spettacolari trasmesse in tutto il pianeta. Le telecamere seguiranno le auto lanciarsi a pochi chilometri dai monumenti più celebri, regalando al pubblico internazionale un binomio senza eguali: potenza e bellezza, velocità e storia. Un’occasione che nessun’altra città può offrire e che contribuirà a ridefinire il posizionamento di Roma nello scenario dei grandi eventi mondiali.

Una vittoria corale

Dietro al successo c’è una macchina organizzativa che ha saputo guadagnarsi la fiducia della FIA. Determinante il ruolo di Max Rendina, figura centrale del rally romano, insieme all’ACI e agli organismi sportivi internazionali.

Una sfida logistica enorme

Accogliere il mondiale non sarà però un compito semplice. Roma dovrà confrontarsi con una sfida organizzativa titanica: percorsi complessi, sicurezza da garantire, migliaia di spettatori e operatori da gestire. La città sarà sotto i riflettori non solo per le gare, ma anche per la sua capacità di dimostrare efficienza. Una prova cruciale che potrebbe – almeno sulla carta – ribaltare la percezione di Roma come città caotica e disorganizzata.

Il conto alla rovescia è iniziato

Il 2027 può sembrare lontano, ma il tempo scorre veloce. La macchina organizzativa deve partire subito per non sprecare un’occasione irripetibile. Nei prossimi due anni Roma dovrà prepararsi a un evento che può scrivere una pagina indelebile della sua storia contemporanea.