Rampelli sull’inchiesta sul Palazzo della Provincia di Roma: “Zingaretti è intoccabile?”

Zingaretti

Dopo le notizie sullo scandalo del Palazzo della Provincia, possiamo domandarlo. “Zingaretti è intoccabile? O forse, come nei racconti di Palamara, piazzale Clodio nella spartizione delle Procure tra le correnti del Pd era stato destinato a quella dell’attuale governatore del Lazio?”. È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli, che annuncia un’interrogazione parlamentare e un esposto sulla vicenda.

Rampelli annuncia un’interrogazione e un esposto

“È inverosimile – prosegue Rampelli – che non ci sia stata un’indagine sull’ex presidente della Provincia di Roma Zingaretti, dopo il profilo basso tenuto nei suoi confronti sullo scandalo per l’assegnazione della gara regionale sulla gestione del Recup, dove i giudici che indagarono se la presero con il suo staff, ignorando il livello politico. Due pesi e due misure rispetto al Campidoglio nelle cui indagini per corruzione e perfino per associazione mafiosa, quando era primo cittadino Alemanno, fu considerato il sindaco l’artefice di ogni misfatto”.

“Zingaretti e le moglie del giudice Palamara”

“L’asimmetria è lampante – nota l’esponente di FdI – in Provincia e Regione, governate dal piddino Zingaretti, è tutta colpa dei funzionari mentre nei 5 anni in cui Roma fu governata dal centrodestra le responsabilità penali e civili erano attribuibili al livello politico. Se non ho informazioni sbagliate la moglie del giudice Palamara, all’epoca presidente dell’Anm, è stata consulente di Zingaretti proprio in quel periodo. Nelle sue illuminanti confessioni lo stesso Palamara potrebbe spiegarci quali rapporti intercorressero tra lui, Zingaretti e la Procura di Roma? Tanto per avere un quadro più definito”.

In queste vicende di malcostume spicca ancora una volta per la sua moralità e lo spirito di servizio verso le istituzioni pubbliche l’attuale capogruppo in Regione di Fdi Fabrizio Ghera, all’epoca potente quanto integerrimo assessore si lavori pubblici nel comune di Roma, che per due volte scrisse al presidente della provincia Zingaretti per segnalare che c’erano palazzi pubblici disponibili e non era conveniente prendere in locazione il grattacielo di Parnasi. Ci auguriamo che le indagini siano solerti, puntuali e imparziali”.

Palazzo della Provincia, uno scandalo da 263 milioni

 

Come riporta il Messaggero, lo scandalo del palazzo della Provincia riguarda 263 milioni sprecati per comprare dal gruppo Parnasi un immobile che sarebbe stato costruito con anni di ritardo. Uno spreco che si sarebbe potuto evitare. Il Campidoglio aveva proposto all’allora presidente Nicola Zingaretti un’alternativa vantaggiosa. Ma quell’offerta sarebbe stata declinata. Il motivo? Secondo la Finanza, per consentire al gruppo Parnasi di trasferire alla stessa Provincia parte del debito da 370 milioni di euro che aveva con le banche. Emerge dagli atti dell’inchiesta sulla truffa della torre dell’Eur Castellaccio, che ha generato una voragine che ancora oggi pesa sulle casse della Città Metropolitana. Per l’affare fallimentare rischiano il processo in 13, tra banchieri, istituti di credito e tecnici che hanno curato le trattative, ma non Parnasi, né i politici che all’epoca erano in carica e che, per la Finanza, avrebbero agito in «malafede».