Rampelli, trasformare l’Italia in una opportunità: istituire il ministero del Mare

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“Da decenni non c’è stata la capacità di mettere nel discorso sul mare la prospettiva, la visione strategica, la programmazione. Per questo noi proponiamo il ripristino del ministero del Mare. Con la conformazione geografica che ha l’Italia è assurdo non provare a trasformarla in una grande opportunità, economica ma non solo. Fatta anche di relazioni, punto di osservazione irripetibile sul Mediterraneo e non solo”. Lo ha detto il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, intervenendo al tavolo di lavoro dal titolo “Economia del Mare”, organizzato da Gc Network, nella sala dei Gruppi parlamentari di Montecitorio

Rampelli: siamo una piattaforma lanciata nel Mediterraneo

“L’Italia è al crocicchio di diversi continenti, dunque abbiamo il pieno diritto-dovere al dialogo. Questo significa anche darci grandi opportunità di crescita, che non è un concetto solo di ordine materiale. Si può crescere anche acquisendo maggiore autorevolezza nel mondo. L’Italia è una piattaforma lanciata sul Mediterraneo, per questo non possiamo non avere un dialogo serio con il continente africano, non con un approccio neocoloniale. L’Africa non deve essere un territorio di caccia, luogo al quale sottrarre risorse innanzitutto umane, altrimenti rischiamo di condannarla a un destino gramo invece di favorirne l’emancipazione”.

Considerare anche la ristrutturazione delle coste

Richiamandosi a quanto accaduto nelle Marche, Rampelli sottolinea come “anche il restauro e la ristrutturazione delle coste debba entrare a far parte del circuito virtuoso dell’economia del mare. Si è parlato in questi mesi della possibilità di mettere a bando le concessioni degli arenili. Ma il litorale di fatto è un confine e forse si deve trattare come tale, con la delicatezza, l’attenzione e la cura che si deve dare a un confine. A me questa superficialità con cui si liquida il fatto che pezzi di Italia possano essere gestiti da aziende straniere non convince”.