Rebibbia, detenuto picchiato in cella: è in coma con lesioni al cervello

Roma, carcere di Rebibbia

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Lascia sgomenti la storia di un 45enne di Fondi. È entrato in carcere con le sue gambe ed è uscito su una barella in direzione Policlinico Umberto I dove è attualmente ricoverato in coma.

Una prognosi drammatica

La prognosi, come racconta la sorella al Corriere della Sera, è agghiacciante: il 45enne ha riportato ferite, contusioni e lesioni al cervello. Per rendergli possibile la respirazione i medici hanno dovuto praticargli una tracheotomia.

La storia

Francesco Valeriano, 45enne di Fondi con pregressi problemi di tossicodipendenza, è stato arrestato il 15 aprile scorso con l’accusa di atti persecutori nei confronti della ex moglie.

Inizialmente viene portato a Cassino, ma per motivi, ancora ignoti, viene spostato nel carcere di Rebibbia a Roma.

Il pestaggio

Non ha fatto in tempo ad arrivare all’udienza preliminare e sapere se le accuse nei suoi confronti fossero fondate: il 30 giugno viene pestato a sangue.

Né il direttore del carcere né l’avvocato hanno chiamato i familiari. Ad avvertire la sorella sono stati i medici del Policlinico di Roma. 

La tragedia nelle carceri

Sono 41 le persone detenute in regime penitenziario che si sono tolte la vita dall’inizio del 2025 dietro le grate della propria cella. L’ultima tragedia a Rebibbia. 

“54 anni, romano, lavorava presso la cucina del carcere fino a qualche mese fa, questa mattina è stato ritrovato impiccato nella sua cella singola al primo piano del reparto G-12 della casa circondariale di Roma Rebibbia” a renderlo nono è Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria.

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