Reddito di cittadinanza: denunciati altri 7 furbetti a Roma

reddito di cittadinanza conte di maio

Altre setti furbetti del reddito di cittadinanza denuunciati a Roma. Avrebbero infatti dichiarato il falso, fingendosi conviventi e fornendo dichiarazioni mendaci sui requisiti in possesso, sono state denunciate dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma per il reato di indebita percezione del reddito di cittadinanza.

In particolare, i carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante hanno avviato gli accertamenti su dei soggetti a loro noti, poiché in parte già indagati per il reato di truffa in danno di anziani e indebito utilizzo di carte di credito, e sui loro familiari. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori dell’Arma i sette furbetti, nell’effettuare la richiesta, per ottenere il reddito di cittadinanza, hanno omesso di comunicare e aggiornare lo stato detentivo dei familiari o hanno dichiarato falsamente lo stato di convivenza con soggetti esterni al proprio nucleo familiare percependo, di fatto, il beneficio senza avere i requisiti previsti dalla legge. Per tale ragioni i trasgressori sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria e contestualmente da parte dell’INPS è stata immediatamente sospesa l’erogazione del sussidio.

Salvini: “Troppi furbetti del reddito di cittadinanza, dati fallimentari”

“Abbiamo sbagliato ad approvare il Reddito di cittadinanza. Abbiamo sbagliato. Non faccio arrampicata libera sugli specchi, sulla carta funzionava con l’inserimento al lavoro, ma i dati sono completamente, totalmente fallimentari. Quei 9 miliardi dati alle imprese per assumere avrebbero un senso e un riscontro. Spesi così sono un disincentivo al lavoro. Noi in Parlamento lavoreremo per eliminare una parte di quella che noi riteniamo una spesa inutile. Il Reddito di Cittadinanza è un disincentivo al lavoro e un incentivo al lavoro nero”. Così Matteo Salvini, leader della Lega, agli Stati Generali dei consulenti del lavoro. “Il caro bollette? Green è bello, ma per la transizione ecologica occorre buon senso, se si ammazza il settore produttivo non si va da nessuna parte”, ha aggiunto.