Reddito di cittadinanza, ennesima truffa di stranieri: milioni di euro irrecuperabili

reddito di cittadinanza critiche (2)

Dieci cittadini extracomunitari ospitati in una nota cooperativa sociale del cassinate sono stati denunciati alla procura per aver indebitamente percepito il reddito di cittadinanza. Questo sebbene risultassero privi del requisito della residenza decennale nel territorio italiano, previsto tassativamente dalla normativa in esame per poter accedere al beneficio. I militari operanti attraverso l’approfondito esame della documentazione presentata per ottenere l’emolumento hanno appurato che gli extracomunitari, originari dall’Africa subsahariana hanno percepito il reddito da gennaio 2021 a gennaio 2022. Insomma, ci hanno rubato quasi 60 mila euro. Contestualmente sono stati interessati i competenti Uffici dell’Inps per l’immediato annullamento del beneficio e il recupero delle somme indebitamente erogate.

Reddito abusivo in tutta Italia, chi è che non controlla?

I carabinieri del comando provinciale di Massa Carrara, con il supporto dei colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro provinciale, hanno scoperto 27 persone che avrebbero percepito il reddito di cittadinanza pur non avendone diritto, per un totale di quasi 120 mila euro. In sostanza, per ciascun percettore i carabinieri hanno esaminato la sussistenza dei requisiti previsti dalla norma per usufruire del beneficio, come ad esempio il possesso della cittadinanza italiana, nel caso di beneficiari stranieri che devono avere una permanenza minima di dieci anni nel territorio italiano.  Gli investigatori dell’Arma si sono concentrati sui riscontri che riguardano le situazioni di reddito zero, per poi passare ai controlli sulla soglia Isee e sul patrimonio immobiliare, compresi i veicoli intestati e l’eventuale esistenza di conti correnti intestati.

La Lega: archiviare questo strumento

Non è finita. “A Torino la polizia scopre l’ennesima truffa milionaria ordita dai furbetti del reddito di cittadinanza. Si tratta di 960 persone sotto indagine alle quali hanno revocato il sussidio. Grazie alle verifiche della polizia municipale è risultato che all’Inps forniti, in autocertificazione, indirizzi di residenza fasulli”. Così il sottosegretario al ministero per il Lavoro, Tiziana Nisini. “Episodi come questo dimostrano ancora una volta come il reddito di cittadinanza debba essere archiviato e sostituito con un nuovo strumento. Devono essere i comuni a gestire direttamente le risorse che lo stato mette a disposizione delle persone in difficoltà. Il radicamento sul territorio che hanno le amministrazioni è il modo migliore per scongiurare episodi di questo genere ormai all’ordine del giorno”, conclude la leghista.

300 rumeni percepirono indebitamente 6 milioni di euro

“È semplicemente incredibile la notizia dell’ennesima truffa milionaria ai danni dello Stato, che vede indagate 960 persone beneficiarie, ma senza averne diritto, del reddito di cittadinanza. Oltre 300 le persone di nazionalità romena che hanno approfittato di questa misura fallimentare, in totale oltre 6 milioni di euro percepiti indebitamente. I miliardi di euro sprecati in questi anni potevano essere usati diversamente, per sostenere imprese e famiglie e creare nuovi posti di lavoro”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.