Redditometro, Giorgia Meloni: “Nessun ‘Grande Fratello fiscale per la gente comune”

Giorgia Meloni

Italiani preoccupati dopo il decreto che reintroduce il redditometro, lo strumento per scovare gli evasori fiscali. Un sistema che già esisteva, ma che era stato sospeso nel 2018 con l’introduzione del decreto Dignità. Ora, però, l’Agenzia delle Entrate torna a effettuare le verifiche sulle spese effettuate dai contribuenti, per capire se siano in linea con i redditi dichiarati.

E, se da una parte c’è chi esulta, dall’altra c’è chi si sente già spiato. Per questo stamattina la Premier Giorgia Meloni ha voluto precisare la sua pozione, viste anche le critiche arrivate ieri, anche dalla sua stessa maggioranza.

La Premier: ‘Voglio tutelare i cittadini onesti e contrastare l’evasione”

“Mai nessun “grande fratello fiscale” sarà introdotto da questo Governo”, ha specificato Giorgia Meloni. “Sono sempre stata contraria a meccanismi invasivi di redditometro applicati alla gente comune. L’attuazione della delega fiscale, portata avanti in particolare dal Vice Ministro dell’Economia Leo, è fino ad ora andata nella direzione di migliorare il rapporto tra Stato e cittadino, tutelare i lavoratori onesti e contrastare la grande evasione, quella, per intenderci, dei sedicenti nullatenenti con ville, barca e supercar“.

“Continueremo in questa direzione – ha proseguito la Premier – sempre dalla parte dei cittadini. Sull’ultimo decreto recentemente varato dal Mef, che negli intendimenti delimita l’azione di verifica dell’amministrazione finanziaria, mi confronterò personalmente con il Vice Ministro Leo, al quale ho chiesto anche di venirne a riferire al prossimo Consiglio dei Ministri. E se saranno necessari cambiamenti sarò io la prima a chiederli”.

Anche ieri era stato precisato che il redditometro era finalizzato a scovare “i finti poveri” ovvero coloro che, “pur evidenziando una elevata capacità di spesa, dichiarano redditi esigui, usufruendo così di agevolazioni dello Stato sociale negate ad altri che magari hanno un tenore di vita più modesto”.

Redditometro: quando partiranno i controlli

I controlli sono decisi attraverso un decreto ministeriale datato 7 maggio di quest’anno, pubblicato lunedì in Gazzetta ufficiale. Quindi sono possibili da subito e riguarderanno gli avvisi di accertamento dal 2016 in poi, ma questo questo varrà solo per i casi di omessa dichiarazione. Per tutti gli altri, i controlli partiranno dai redditi del 2018.