Referendum, salutare sforbiciata al parlamento. Ma il Sì non stravince

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Referendum, si fa presto a dire esito scontato, ex post, però i sostenitori del Sì hanno tremato. La valanga, secondo gli exit poll, si è tramutata in un semplice sommovimento tellurico, e il No è apparso in paurosa rimonta. Il Sì infatti avrebbe dovuto vincere con oltre il 70 per cento, mentre adesso – e dovremo vedere i dati definitivi – si appresta a vincere di misura. Insomma, secondo la proiezione delle 16 ora siamo 66,7 a 33, 3. Ma siamo convinti che i numeri diranno qualcosa di diverso, perché negli ultimi giorni sempre più esponenti politici, anche dei partiti che hanno dato indicazioni per il Sì, si sono invece schierati dalla parte opposta.

Referendum aiutato dai voti regionali

Certo, l’election day ha contribuito a interessare i cittadini al referendum, il cui esito però non favorisce nessuno. Non i grillini, che vedono la vittoria mutilata dalle dichiarazioni dei partiti, di destra e di sinistra per il Sì, che rivendicheranno comunque la vittoria. Non il centrosinistra, che probabilmente a questo punto non potrà eleggere, come voleva, il prossimo capo dello Stato. Paradosslamente sarà proprio il centrodestra ad avvantaggiarsi del risultato, perché è l’unica parte politica che da decenni sostiene la necessità del taglio di parlamentari. E coerentemente, salvo qualche eccezione, l’ha ottenuto.

Grillini devastati dalla tornata elettorale

Per le regionali, invece, è andato tutto secondo le previsioni. Rimane certo il caso Puglia da dirimere, e in parte la Toscana. Ma tra poche ore avremo un quadro più chiaro. Quello che è certo è che il governo ne esce profondamente indebolito. Perde una o due regioni, Marche e Valle d’Aosta, e vince di misura dove governava in modo consolidato, Campania e Toscana, anche se quest’ultima non è ancora detto. Veneto e Liguria poi non sono state neanche  lontanamente infastidite dai grillincomunisti, soprattutto in Liguria, dove si presentavano uniti. I grillini, infine, escono totalmente distrutti dalle elezioni: non hanno toccato palla da nessuna parte. Vedremo nei comuni.