Regimenti: “La terapia al plasma è ben conosciuta. E funziona”

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L’eurodeputata della Lega Luisa Regimenti non ci sta alla narrazione che qualcuno fa della terapia al plasma. E’ un argomento di cui in questi giorni si sta parlando molto. In pratica, si tratta di questo. Il plasma dei pazienti guariti dal coronavirus, opportunamente trattato, potrebbe essere sommistrato ai malati, anche gravi, con un certo successo. E già lo fanno con risultati confortanti. “La cosa che mi lascia stupefatta – dice Luisa Regimenti, che è un medico spcializzato in medicina legale – è che si dica da più parti che non c’è letteratura sull’argomento. Questo non è assolutamente vero, la documentazione c’è ed è anche corposa. Aggiungerò che la terapia è assolutamente efficace”.

Regimenti è medico ed eurodeputata della Lega

La dottoressa Regimenti, eurodeputata della Lega, fa parte della commissione Sanità e della commissione Giustizia in Europa, ed è testimone diretta di come Bruxelles ha affrontato la pandemia. “Sì, ricordo che all’inizio la commissaria europea Stella Kyriakides, che è cipriota, fu piuttosto tiepidca. Si era a gennaio. In aula però in un intervento, io stessa presentai la situazione come era, e devo dire che dopo un po’ capirono e iniziarono a muoversi. Tra l’altro, ricordo anche che gli unici soldi arrivati in Italia dalla Ue riguardavano proprio il comparto sanitario”.

Si sta cercando di riprodurre il plasma artificialmente”

Tornando al plasma, la dottoressa Regimenti spiega che ogni paziente guarito può donare una, massimo due volte, il plasma stesso, quindi è evidente che non basterà per tutti. “Occorre – dice – almeno finché non si troverà il vaccino, produrlo artificialmente. So che le ricerche sono a buon punto nei laboratori di Israele e, in Europa, nell’università olandese di Utrecht. Dobbiamo tentare tutto, perché all’inizio sapevamo poco e nulla di questo coronavirus, per cui come medico dico che ogni strada che dia ragionevoli speranze di successo vada perseguita. I nostri guru della scienza, che vanno a parlare in tv non sempre conoscendo i fatti, adesso ostacolano la terapia al plasma magari perché non l’hanno detto loro, perché non hanno avuto l’intuizione”.

La terapia al plasma è conosciuta e consolidata da anni

“Tuttavia ricordo che la terapia al plasma è ben conosciuta da molti anni, non l’ha inventata il dottor De Donno dell’ospedale di Mantova. L’ha solo applicata correttamente E’ una terapia ben conosciuta e collaudata, che funziona, e quindi perché sottovalutarla o sminuirla?”. Quanto alle teorie complottiste di qualcuno che sostiene che la terapia sarebbe boicottata dalla case farmaceutiche che si vedrebbero sfuggire lauti guadagni, la dottoressa ed eurodeputata della Lega spiega che non è così. “Produrre il plasma per la terapia costa, non è gratis. Non il plasma stesso, perché la gente lo dona, ma per tutto il trattamento che ne segue, i macchinari, le sostanze, etc. Si è calcolato che ogni sacca di plasma verrebbe a costare sugli 80 euro. Ed è chiaro in questo caso che le aziende farmaceutiche potrebbero collaborare fattivamente a tutta la filiera”.

Infine, alla domanda se teme una seconda ondata di contagi con il “liberi tutti” del governo, la dottoressa è molto ottimista. “No, non credo che ci sarà una seconda ondata significativa in Italia. Perché dopo due mesi di chiusura per tutti, il virus dovrebbe essere ormai praticamente scomparso. E poi soprattutto sono fiduciosa nella capacità degli italiani di curarsi e cautelarsi”. E alla domanda su come abbia funzionato la sanità in Italia, la dottoressa non si sbilancia: “Si dice che in Italia la sanità funzioni, ma è solo e unicamente perché in nostri medici sono bravissimi. Nel Lazio dove risiedo? Preferisco non parlarne…”.