Regione Lazio, avvio del cantiere per il nuovo ospedale Tiburtino a Tivoli: Rocca a ‘rapporto’ in Commissione Sanità

Regione Lazio, sullo sfondo il rendering del nuovo Ospedale Tiburtino a Tivoli, in primo piano il governatore del Lazio Francesco Rocca - www.7

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Regione Lazio, la sanità laziale accelera i motori. Dopo anni di annunci e incertezze, il Nuovo Ospedale Tiburtino a Tivoli sembra finalmente sulla via della realizzazione. Il cantiere dovrebbe partire entro l’anno Santo 2025, come preannunciato dal governatore Rocca anche nel recente passato, quindi al massimo entro il prossimo 31 dicembre.

La VII Commissione Sanità della Regione Lazio terrà il prossimo 6 ottobre una seduta straordinaria per fare il punto sulle “strategie e governance” del territorio. Invitati alla discussione il presidente e assessore alla Sanità, Francesco Rocca, e il direttore regionale per la Salute e l’integrazione sociosanitaria, Andrea Urbani. Al centro dell’audizione ci saranno proprio due grandi opere sanitarie: il nuovo ospedale Tiburtino a Tivoli e il Policlinico Umberto I di Roma, anch’esso risistemato di recente (con l’ampliamento del Pronto Soccorso) previsto per un futuro spostamento in una nuova sede. L’incontro sarà l’occasione per chiarire definitivamente tempi, costi e strategie, dopo anni di rinvii e incertezze.

Un investimento da 205 milioni di euro per l’ospedale Tiburtino di Tivoli

Il Nuovo Ospedale Tiburtino dovrebbe sorgere in via Cesurni, su un grande terreno di proprietà Asl Roma 5. Rappresenta un salto di qualità per la sanità locale. Con 347 posti letto e otto sale operatorie. L’infrastruttura, secondo quanto comunicato anche dal sindaco di Tivoli Marco Innocenzi, sarà un polo sanitario di riferimento per l’intera area tiburtina e i comuni limitrofi. L’investimento complessivo è di circa 205 milioni di euro. Una cifra che testimonia l’impegno della Regione nel garantire servizi moderni ed efficienti, capaci di rispondere alle crescenti esigenze dei cittadini.

Tra piano A e piano B: il terreno resta una sfida in Regione Lazio

Non tutto è filato liscio: il progetto iniziale del nuovo ospedale Tiburtino a Tivoli, previsto vicino a Tivoli Terme, presentava criticità tecniche e burocratiche. Rocca ha già ampiamente confermato per le vie brevi, ossia a mezzo stampa, che il progetto originario è stato abbandonato a favore di un “piano B”, su un terreno alternativo già individuato.

“Abbiamo già approntato il piano B su un altro terreno”, ha dichiarato il presidente della Regione nei mesi scorsi. La nuova collocazione non rallenterà il percorso verso l’avvio dei lavori, ma richiederà alcune settimane aggiuntive per completare le procedure necessarie alla gara d’appalto.

I protagonisti della Commissione

La VII Commissione Sanità, politiche sociali e welfare della Regione Lazio si presenta come un organismo composito. A guidarla è la presidente Alessia Savo (Fratelli d’Italia), affiancata dai vice presidenti Rodolfo Lena (Partito Democratico) e Orlando Tripodi (Forza Italia). Tra i componenti figurano Eleonora Berni e Daniele Sabatini (Fratelli d’Italia), Marta Bonafoni, Salvatore La Penna e Massimiliano Valeriani (Partito Democratico), Fabio Capolei, Roberta Della Casa e Giorgio Simeoni (Forza Italia), Mario Luciano Crea (Lista Civica Francesco Rocca Presidente), Alessio D’Amato (Insieme per il Lazio – Azione), Marietta Tidei (Italia Viva – Il Centro – Renew Europe) e Nazzareno Neri (Gruppo Misto).

La Commissione sarà chiamata a scrutinare, discutere e monitorare la partenza dei cantieri e le strategie future, diventando il vero osservatorio politico e tecnico della sanità laziale.

Rocca e il Policlinico Umberto I: doppia sfida

Oltre al Tiburtino, l’audizione della Commissione affronterà anche la questione del Policlinico Umberto I, previsto per uno spostamento parziale verso una nuova sede. Rocca ha sottolineato che l’operazione non riguarda solo la logistica, ma l’intera governance sanitaria della Capitale. Coordinamento con l’Università, Roma Capitale e altri attori istituzionali sarà fondamentale per garantire continuità assistenziale e una transizione senza traumi per medici, personale e pazienti.