Regione Lazio, i sindacati chiedono alla giunta Rocca di riattivare la Cabina di Regia sui cantieri PNRR

Regione Lazio, la sede dell'Ente, su via Colombo

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Si è tenuto oggi nella sede di via Rosa Raimondi Garibaldi un incontro cruciale tra Regione Lazio e le principali sigle sindacali — Cgil, Cisl e Uil — per fare il punto sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Un faccia a faccia che ha riportato al tavolo, dopo mesi di silenzio, una questione spinosa. La gestione dei cantieri PNRR e il monitoraggio dei fondi europei. Il direttore generale della Regione, Alessandro Ridolfi, ha guidato la riunione insieme ai dirigenti regionali responsabili delle missioni PNRR. Sul fronte sindacale, erano presenti i tre segretari generali del Lazio, Natale Di Cola (Cgil), Enrico Coppotelli (Cisl) e Alberto Civica (Uil). L’obiettivo: ottenere chiarezza su tempi, spese e risultati concreti di un piano che, nel Lazio, muove miliardi di euro e dovrebbe rappresentare il motore della ripresa economica post-pandemia.

Regione Lazio, cantieri PNRR: una macchina che arranca tra ritardi e frammentazione

Dal confronto è emersa un’immagine tutt’altro che rassicurante. I fondi ci sono, i progetti anche, ma la loro attuazione procede a rilento, con passaggi burocratici che rallentano cantieri e appalti. Molte opere strategiche, soprattutto nel campo della sanità e delle infrastrutture locali, restano sulla carta o avanzano a piccoli passi. Le cause? Una macchina amministrativa appesantita, la frammentazione tra livelli istituzionali e una scarsa trasparenza nella comunicazione dei dati. In questo scenario, la Regione ha illustrato un aggiornamento tecnico sull’avanzamento delle missioni PNRR, ma senza dissipare del tutto le perplessità di chi chiede numeri certi e verificabili.

La richiesta dei sindacati alla Regione Lazio: riattivare la Cabina di Regia sui cantieri PNRR

Al centro della riunione, la proposta dei sindacati: riattivare la Cabina di Regia regionale sul PNRR, uno strumento di coordinamento che in passato garantiva confronto costante tra amministrazione e parti sociali. L’obiettivo è semplice ma cruciale: monitorare ogni due mesi lo stato della spesa, l’attuazione dei progetti e le ricadute occupazionali. Un controllo serrato, capace di individuare in tempo reale ritardi, criticità e deviazioni dalle priorità fissate da Bruxelles. La Regione, dal canto suo, ha mostrato apertura, riconoscendo la necessità di maggiore trasparenza e condivisione. Ma per i sindacati non basta la buona volontà: serve un sistema strutturato di rendicontazione pubblica, accessibile e verificabile, per evitare che miliardi di euro finiscano dispersi nei meandri della burocrazia.

Il peso della Missione 6: la sanità in prima linea

Particolare attenzione è stata riservata alla Missione 6 del PNRR, quella dedicata alla salute, tra le più delicate e decisive per la tenuta sociale del territorio. Nel Lazio, dove la sanità è ancora segnata dalle ferite della pandemia e dalle disuguaglianze territoriali, gli investimenti PNRR rappresentano un’occasione irripetibile per modernizzare ospedali, potenziare la medicina territoriale e ridurre le liste d’attesa.
Ma anche qui, i nodi non mancano: ritardi nei bandi, difficoltà nel reperire personale, progetti che non decollano. La richiesta è chiara — valutare le ricadute occupazionali e sociali degli interventi, capire dove e come i fondi stanno realmente migliorando i servizi e le condizioni di lavoro del personale sanitario.

Verso una nuova fase di confronto

L’incontro si è concluso con un impegno reciproco: la convocazione di una nuova riunione tematica dedicata alla sanità e, più in generale, a tutte le fonti di finanziamento pubblico – europee e nazionali – che convergono nella programmazione economica regionale.
Un passaggio importante, che potrebbe segnare il ritorno di un metodo concertativo finora rimasto sulla carta. La Regione si è detta pronta a fornire aggiornamenti periodici, mentre i sindacati puntano a trasformare la Cabina di Regia in un vero osservatorio di vigilanza sui fondi PNRR.

L’ultimo anno decisivo del PNRR

Con il 2026 alle porte, l’attuazione del PNRR entra nella sua fase più delicata. Ogni mese perso rischia di tradursi in fondi non spesi e obiettivi mancati. Nel Lazio, dove i progetti spaziano dai trasporti alla digitalizzazione, passando per scuole e sanità, il tempo stringe. La riattivazione della Cabina di Regia non è solo una questione tecnica: è una prova di trasparenza, partecipazione e responsabilità politica. Perché dietro ogni investimento ci sono lavoratori, cittadini e territori che attendono risposte. Il rischio, se il monitoraggio resterà blando, è che il PNRR si trasformi in un’occasione sprecata. E questa volta, nessuno potrà dire di non essere stato avvisato.