Regione Lazio, la Corte dei Conti indaga sul viaggio a Osaka: “Sconvocata l’audizione della Angelilli in Commissione”

La Corte dei Conti del Lazio ha aperto formalmente un fascicolo di indagine contabile sul recente viaggio della Regione a Osaka in occasione dell’Expo 2025, a seguito di un esposto presentato dal consigliere Alessio D’Amato (Azione). Al centro dell’inchiesta, la richiesta di accertare eventuali responsabilità per danno erariale per la trasferta istituzionale che ha coinvolto 62 partecipanti, tra assessori della Giunta Rocca, dirigenti, funzionari, tecnici della comunicazione e staff operativo.
Per un costo complessivo che supera 1,8 milioni di euro. Le verifiche puntano a chiarire se ci siano state spese inappropriate o ridondanti, e soprattutto se siano state rispettate le finalità istituzionali.

“Sconvocata l’audizione della Angelilli in Regione Lazio”
A margine di tale vicenda, in ogni caso, un alone di mistero sta avvolgendo in queste ore l’attesa audizione della vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli, prevista per ieri, giovedì 29 maggio alle ore 10:00, presso la Commissione speciale NR e grandi eventi. Una Commissione presieduta dal consigliere Luciano Nobili (Italia Viva), con Emanuela Droghey (PD) e Maura Daniele (SI) come vicepresidenti.
La seduta, convocata da giorni con l’obiettivo di fare velocemente chiarezza politica sul caso del viaggio all’Expo di Osaka, doveva rappresentare un momento chiave per ‘interrogare’ Roberta Angelilli in merito all’organizzazione della missione e alle spese sostenute. Tuttavia, ad oggi, risulta sia stata “Sconvocata”.
Questo è quanto ci ha confermato Alessio D’Amato, ex assessore alla Sanità della Giunta Zingaretti duranti il difficilissimo periodo Covid. Al momento, non si sa se e quando verrà riconvocata o se l’intera vicenda verrà lasciato solo ed esclusivamente in mano alla magistratura contabile del Lazio.

Quel viaggio a Osaka della Regione Lazio davvero troppo costoso
Nel dettaglio, l’esposto elenca una lunga serie di uscite. Si parte dai 450.000 euro per l’affitto del Padiglione Italia, passando per gli oltre 77.000 euro spesi in hotel di lusso: 65.000 euro per il soggiorno allo St. Regis di Osaka, e 12.200 euro al Westin di Tokyo.
Tra gli extra più discussi ci sono le spese per i trolley (18.300 euro), acquistati per evitare l’uso delle valigie personali, e una cena da 80 coperti, che tra catering e location ha totalizzato oltre 41.000 euro.
Sotto la lente anche 5.843 euro per gadget, 16.000 euro per cocktail di networking, 30 cravatte e 30 foulard personalizzati. Tutti elementi che sollevano dubbi sulla reale necessità e sull’aderenza alla missione istituzionale.
Comunicazione e consulenze ridondanti?
Un altro capitolo scottante è quello della comunicazione. L’esposto segnala 67.100 euro spesi per un video promozionale, 16.567 euro per audio guide, e oltre 52.000 euro per il “Lazio Forum”. Ma soprattutto, fa discutere la presenza simultanea di funzionari regionali esperti in comunicazione e ulteriori appalti esterni per le stesse attività, per un totale di oltre 100.000 euro di “spese trasversali”.
Il sospetto sollevato da D’Amato è chiaro: o le risorse interne sono insufficienti, o c’è stata una duplicazione di incarichi. In entrambi i casi, la giustificazione della spesa pubblica vacilla.
A completare il quadro: 12.810 euro per generiche “spese di comunicazione”, 43.920 euro per un roadshow locale, e 162.772 euro per attività di networking. Tutto pagato dai contribuenti.
Un silenzio che fa rumore
Mentre i pm contabili analizzano le fatture, la Regione tace. E l’audizione mancata – o mai confermata – della Angelilli diventa un ulteriore elemento d’opacità in una vicenda che rischia di trasformarsi in un boomerang politico.
In assenza di chiarimenti ufficiali, la fiducia dei cittadini vacilla. L’uso di fondi pubblici in eventi internazionali può essere strategico, ma va rendicontato con trasparenza, sobrietà e coerenza istituzionale. Tutto ciò, al momento, sembra mancare.
