Regione Lazio sotto accusa per la missione a Osaka: in Commissione sbarca il caso delle spese faraoniche

Regione Lazio, da sinistra Luciano Nobili, Roberta Angelilli e Francesco Rocca

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Regione Lazio, Giunta Rocca sotto accusa per la missione da 1,8 milioni di € di soldi pubblici a Osaka: sbarca in Commissione il caso delle spese ‘faraoniche‘. Giovedì prossimo, 29 maggio 2025, la Commissione speciale PNRR e Grandi Eventi del Consiglio regionale del Lazio – presieduta da Luciano Nobili, in quota Italia Viva – si riunirà per affrontare un tema esplosivo: le spese sostenute dalla Giunta Rocca per la missione istituzionale all’Expo 2025 di Osaka.

Al centro dell’audizione – convocata alle ore 10:00 presso la sala Latini – ci sarà il resoconto dettagliato della “Settimana di protagonismo della Regione Lazio” in Giappone, un’iniziativa costata complessivamente 1,8 milioni di euro di fondi pubblici.

Sono attese le assessore Roberta Angelilli (Sviluppo economico nonché vicepresidente della Regione Lazio) e Simona Baldassarre (Cultura). Entrambe chiamate a rispondere sulle scelte operative e sugli effetti concreti di un’operazione che, sulla carta, doveva promuovere il Lazio a livello internazionale, ma che oggi solleva dubbi e sospetti.

Hotel a 5 stelle, concerti e gadget per la Regione Lazio a Osaka

A far discutere sono i numeri. E non sono pochi. La missione, inizialmente stimata in 1,5 milioni di euro, ha visto un’aggiunta di 300mila euro affidata alla società regionale Lazio Innova. I documenti preparatori evidenziano spese che molti definiscono extravaganti: 65mila euro per soggiornare allo St. Regis di Osaka, 19.500 euro per alcune notti al Westin di Tokyo, 12.200 euro per una cena istituzionale e quasi 17mila euro per un concerto del Teatro dell’Opera.

Alla cornice glamour si aggiunge l’allestimento scenografico della location, completo di palco e strumenti, per 25mila euro. Spese che, sommate, fanno lievitare il conto e alimentano il sospetto che il viaggio abbia avuto ben altre finalità rispetto alla promozione dell’economia regionale.

Regione Lazio, tra foulard su misura e trolley personalizzati…

L’elenco delle spese continua: 18.300 euro per trolley personalizzati, 6mila euro per gadget promozionali – tra cui shopper in sughero, penne ecologiche, tappetini per mouse e portacarte – e ancora foulard e cravatte su misura destinati alla delegazione. Sul fronte comunicazione, si rileva una spesa di 52mila euro, a cui si somma un’integrazione di 90mila euro per traduttori e agenzie locali.

Cifre che fanno riflettere su quale immagine del “made in Lazio” si intenda promuovere all’estero, e se davvero questo investimento stia generando un ritorno misurabile per il territorio.

Una delegazione extralarge per la Regione Lazio

Sessanta persone. Tanti erano i membri della delegazione regionale volata in Giappone per rappresentare il Lazio all’Expo. Non solo assessori e consiglieri regionali, ma anche staff, dirigenti e segreterie. Una presenza massiccia che ha richiesto un’organizzazione imponente – e costosa. In programma anche un networking cocktail da 16mila euro e un pranzo promozionale firmato Eataly da 6.800 euro, entrambi inseriti nel calendario ufficiale come momenti di promozione dell’enogastronomia locale.

Ma in tanti, all’interno e all’esterno del Consiglio, si chiedono: quale beneficio concreto ha riportato il Lazio da questa trasferta di lusso?

I dubbi sull’interesse pubblico di Italia Viva

A sollevare il caso è stato il consigliere regionale di Azione, Alessio D’Amato, che ha annunciato l’intenzione di presentare un esposto alla Corte dei Conti. Il sospetto è chiaro: la missione istituzionale potrebbe nascondere una vacanza mascherata da promozione economica, dove i veri protagonisti non sarebbero stati imprenditori o rappresentanti delle imprese, ma politici e funzionari.

D’Amato intende andare fino in fondo, con l’obiettivo di far chiarezza su una gestione dei fondi pubblici che – a suo avviso – rischia di configurare un danno erariale.

Regione Lazio, seduta che si annuncia infuocata, Rocca si sfila

Quella di giovedì 29 maggio non sarà una semplice audizione tecnica. I lavori della Commissione si preannunciano accesi, con i consiglieri d’opposizione pronti a incalzare la Giunta Rocca con domande precise e richieste di documentazione dettagliata. Sul banco degli “imputati”, non solo le due assessore convocate, ma l’intera macchina organizzativa regionale, accusata di aver usato fondi pubblici per finalità non del tutto trasparenti. Rocca si è ‘silato‘ dalla contesa, dando forfait.

Le forze politiche chiedono risposte e, soprattutto, chiarezza. I cittadini vogliono sapere se i 1,8 milioni di euro siano stati spesi davvero per il bene del Lazio o per garantire agi alla delegazione politica. La parola ora passa alla Commissione. E, presto, forse anche alla magistratura contabile.