Regione Lazio, tra burrate e rigatoni “extra lusso”: spese da capogiro a Expo Osaka, spritz da 76 euro e cravattini da 122 euro

Un aperitivo dal prezzo stellare e un viaggio a Osaka che sembra un film di Hollywood. Altro che brindisi tra amici: lo spritz servito ai tavoli giapponesi è costato quasi quanto un Rolex, e i video promozionali girati durante la trasferta sono stati pagati come se fossero scene di un kolossal. La missione della Regione Lazio in Giappone – ufficialmente dedicata a promuovere il territorio – si è trasformata in un tour di spese folli, da quello che denuncia il consigliere di opposizione Alessio D’Amato, che ora vuole fare “le pulci” al viaggio orientale di Rocca e della sua delegazione, con conti che continuano a far discutere. Non è bastato il ritorno in patria per mettere la parola fine alla polemica: adesso è la Corte dei Conti a volerci vedere chiaro.

Tra spritz da capogiro e gadget deluxe
La delegazione regionale è partita dal 17 al 27 maggio, ma già prima del decollo dell’aereo da Fiumicino i numeri avevano acceso i riflettori: 43 persone secondo la Regione, oltre 60 secondo chi la contesta. Il costo complessivo, anche questo contestato, sarebbe di 1,8 milioni di euro. E la lista delle spese fa davvero girare la testa. Come i cravattini e foulard personalizzati, pagati 122 euro l’uno, e trolley griffati da 275 euro ciascuno. O il conto di 162mila euro per interpreti, hostess e spuntini vari durante gli incontri business.
Ma il vero colpo di scena sono i video promozionali: cinque mini-filmati di pochi minuti, costati la bellezza di 67mila euro. Praticamente 8.387 euro al minuto, come se fosse un documentario di lusso, e non un semplice contenuto da social.
Tavolate luculliane e spettacoli di gala
E non sarebbero certo mancate le cene. In dieci giorni di missione, tra pranzi e banchetti, la cifra è lievitata a oltre 22mila euro. E se qualcuno pensa a caviale e champagne, la realtà è più “romana”: burrate, rigatoni cacio e pepe, arrosti di pollo e verdure grigliate. La serata di gala – con tanto di concerto del Teatro dell’Opera – ha messo sul tavolo un conto da 53mila euro.
I conti che non tornano e la replica di Rocca
Il consigliere regionale di Azione, Alessio D’Amato, non ha dubbi: “Questa trasferta sembra più un film che una missione istituzionale. Si è perso il senso della misura e del buon senso”. D’Amato ha già presentato un esposto e ora prepara un’interrogazione per capire come siano stati spesi questi fondi europei: “Siamo sicuri che si possano spendere soldi destinati a istruzione e formazione per cravatte e trolley di lusso?”.
Da parte sua, il presidente Francesco Rocca rivendica la legittimità delle spese: “Non è stato sottratto un solo euro alla sanità o ai servizi”. Ma sempre soldi pubblici sono… E infatti la Corte dei Conti dovrà verificare se questi soldi sono stati utilizzati correttamente o se la “creatività” nelle spese ha superato i limiti di legge.
Dal Giappone al Vespucci: i conti della Regione continuano
Intanto la polemica non si ferma. Mentre la delegazione tornava a Roma, la Regione trattava un’altra cifra record: 400mila euro per portare a Gaeta e Civitavecchia la nave scuola Amerigo Vespucci. Un altro conto da aggiungere alla lista, mentre la domanda resta una sola: la promozione del Lazio vale davvero questo prezzo?