Regione Lazio, via al bando-strade da 12 milioni: un banco di prova per la Giunta Rocca dopo la ‘figuraccia’ in Commissione Trasparenza

Regione Lazio, via al bando-strade da circa 12 milioni di euro: un ‘banco di prova‘ politico per la Giunta Rocca dopo la ‘figuraccia‘ rimediata in Commissione Trasparenza Lazio a gennaio scorso, ma procediamo per gradi. Il prossimo 13 maggio la Commissione Bilancio Lazio si riunirà nella sede del Consiglio della Pisana – Sala Mario Di Carlo per esaminare una proposta di legge dell’assessore al Bilancio della Giunta Rocca, Giancarlo Righini (FdI), che prevede di avviare un bando da circa 12 milioni di euro destinato, tra le altre cose, anche alla manutenzione straordinaria delle strade regionali da ‘spalmare’ nel triennio 2025 – 2027.
La Regione Lazio lancia un nuovo bando strade: un banco di prova politico per Rocca e la sua Giunta
Un nuovo e secondo bando che riguarda anche il settore strade (oltre ad altri interventi) che costituisce un vero e proprio ‘banco di prova’ politico perché arriva dopo un precedente appalto(ne) pubblico chiuso a gennaio scorso dalla Regione e gestito da Astral, la società pubblica regionale, anch’esso relativo a manutenzioni stradali.

Un bando che finì però sotto la lente della Commissione Trasparenza Lazio, guidata dal presidente Massimiliano Valeriani (PD). I dubbi della Commissione si insinuarono sull’effettiva equità e trasparenza nell’assegnazione dei fondi publici regionali.
11 Comuni vincono il primo bando, la Commissione solleva il caso politico
Lo scorso 28 gennaio proprio nel corso di una incandescente seduta della Commissione Trasparenza Lazio finirono sul ‘banco degli imputati’ – ovviamente nel senso squisitamente politico del termine – tutti i cantieri Astral 2025 in corso di svolgimento in 11 Comuni del Lazio. 11 municipi nei quali l’azienda pubblica regionale sta rifacendo le strade grazie a 3 milioni di euro di fondi pubblici regionali, quindi dei cittadini.
L’elenco degli 11 Comuni vincitori del bando pubblico regionale, però, era stato reso pubblico dalla Giunta Rocca solo il 20 gennaio. Ma la Commissione Trasparenza Lazio aveva acceso i riflettori su questo stesso bando ben tre mesi prima, il 5 novembre 2024. Visto che secondo la Commissione Trasparenza era privo di una graduatoria pubblica.
Proprio a inizio novembre 2024 il presidente della Commissione Trasparenza Lazio, Massimiliano Valeriani, aveva accusato senza mezzi termini sia la Giunta Rocca che i vertici Astral di avviare cantieri ma “senza bando (in passato gestito da Astral) – così riportava una nota stampa ufficiale – e in assenza di graduatoria dei Comuni che hanno presentato le domande”. A finire ‘interrogati’ – ovviamente in senso politico – in Commissione Trasparenza Lazio erano stati Antonio Mallamo, Amministratore Unico di Astral, e Luca Marta, Direttore regionale dell’Area Lavori Pubblici.
La Regione Lazio introduce i criteri soggettivi nell’analisi dei bandi pubblici stradali
Il Direttore regionale Luca Marta aveva ripercorso in quell’occasione i vari passaggi che, a suo dire, avevano cambiato il sistema regionale di valutazione dei bandi pubblici, assegnando un massimo di 100 punti ai progetti. “50 basati su criteri oggettivi e 50 – così spiegò ai presenti, molti dei quali increduli – su criteri soggettivi”. La Regione Lazio, in sostanza, aveva difeso il suo bando pubblico che aveva visto prevalere, tra i Comuni vincitori, soprattutto quelli riconducibili all’area politica di centrodestra.
In chiusura di seduta, il presidente Massimiliano Valeriani aveva messo a verbale anche che “la documentazione fornita (da Giunta e Uffici, ndr) risulta ancora incompleta perché mancano i comuni esclusi dal finanziamento e le motivazioni alla base di tale scelta”.
La Regione Lazio e la Giunta Rocca alla prova della Trasparenza
A valle di questo a dir poco tortuoso percorso politico, quindi, arriva questo nuovo e secondo bando strade della Regione Lazio e della Giunta Rocca. Più che un semplice piano stradale, questo bando di Rocca e Righini rappresenta quindi, forse, più che altro un vero e proprio banco di prova politico.
Un’occasione per dimostrare che è possibile coniugare investimenti pubblici e rigore. L’esito della discussione in Commissione Bilancio sarà solo il primo passo verso tale obiettivo. Dopo il “tritacarne” della Commissione Trasparenza, il Lazio ha bisogno difatti di strade sicure, ma certo anche di percorsi amministrativi limpidi e trasparenti, basati su voti e criteri di valutazione dei progetti che finiscono a gare e finanziati con soldi pubblici che siano assolutamente oggettivi e verificabili, senza ‘soggettività’ alcuna. O no?
