Remo Girone, come è morto l’attore: da indimenticabile ‘Tano Cariddi’ in La Piovra a medico in “The Equalizer”

Si è spento improvvisamente, il 3 ottobre 2025, nella sua casa a Montecarlo, Remo Girone, uno degli attori più amati e intensi del panorama italiano. Aveva 76 anni. Il mondo dello spettacolo italiano perde una delle sue voci più forti, quell’attore capace di trasportarti dentro un personaggio con un solo sguardo. È stato l’indimenticabile Tano Cariddi ne “La piovra”, il volto che abbiamo odiato, ma anche amato per profondità e complessità. Di lui ricorderemo sempre lo sguardo tagliente e la voce inconfondibile. Ma come è morto Remo Girone?
Come è morto Remo Girone
Remo Girone è morto nella sua casa nel Principato di Monaco, dove viveva da anni con sua moglie, l’attrice Victoria Zinny. Al momento non ci sono dettagli ufficiali che spieghino il motivo del decesso, ma fonti vicine all’attore parlano di un malore improvviso.

Girone aveva raccontato più volte di aver superato un tumore alla vescica, una battaglia lunga e dolorosa che aveva rischiato di costargli anche la carriera. Nel 2024, in un’intervista al Corriere della Sera, aveva ricordato quei momenti con lucidità e dignità: «Lavorare e combattere con la malattia non è stato facile. Dopo l’intervento dovevo iniziare la chemioterapia, e i produttori della fiction volevano sostituirmi. Non mi sono arreso, sono rimasto sul set e ho continuato a recitare».
Accanto alla malattia, anche la depressione aveva segnato una fase buia della sua vita. L’attore non aveva mai negato di aver conosciuto il dolore interiore, quello che non si cura con le medicine ma con la forza della mente e l’amore delle persone vicine.
Morte Remo Girone, un addio che lascia un vuoto nel cinema italiano
La morte di Remo Girone chiude un capitolo importante della recitazione italiana. Con il suo Tano Cariddi, l’attore aveva incarnato il volto ambiguo del potere e della corruzione, diventando un’icona della nostra televisione. Ma la sua carriera andava ben oltre quella parte: dal teatro alla collaborazione con registi come Bellocchio, Scola e Greenaway, fino ai successi internazionali come Le Mans ’66 – La grande sfida e The Equalizer 3 accanto a Denzel Washington. Tra i suoi ultimi lavori, c’è il ruolo del dottor Enzo Arisio, che si occupa di Robert McCall (Denzel Washington) in The Equalizer (e nei sequel, fino al 3)
Uomo riservato, lontano dagli scandali, Girone ha sempre difeso la sua privacy con eleganza. Da oltre quarant’anni al fianco della moglie Victoria Zinny, con cui condivideva palco e vita, è rimasto fino all’ultimo fedele a sé stesso. Un artista autentico, un professionista rigoroso, un uomo che non ha mai smesso di cercare verità e bellezza attraverso l’arte.