Repressione contro i lavoratori disperati. Meloni a Draghi: date i ristori, non manganellate
Il governo non vuole i lavoratori a Montecitorio. Scontri fumogeni e bombe carta alla manifestazione dei ristoratori a Roma. Ci sono state alcune cariche di alleggerimento da parte delle forze dell’ordine per respingere il tentativo di alcuni manifestanti di forzare il blocco per raggiungere Montecitorio. I partecipanti alla manifestazione IoApro, si sono tutti radunati in Piazza San Silvestro. Un altro gruppo si trova invece in Piazza San Lorenzo in Lucina.
I lavoratori tenuti lontani dal Palazzo del potere
In questo momento, in un centro blindato, è impossibile per i manifestanti raggiungere Piazza Montecitorio dove era in programma la protesta, non autorizzata dalla questura., chiedono pacificamente di poter andare a protestare davanti a Montecitorio. Tuti i partecipanti alla manifestazione si dichiarano conro la violenza, a cominciare da quelli di CasaPound, che si tengono un po’ discosti dal coreo principale, proprio per far vedere che non praicano la violenza.
CasaPound invita alla calma
“È un nostro diritto, ci state togliendo anche quello – dice Luca Marsella esponente di Casapound -. Abbiamo il diritto da cittadini di esserci e basta strumentalizzazioni”. I presenti in piazza hanno alzato le mani per sottolineare le intenzioni pacifiche, ma in questo momento la polizia non sembra intenzionata a farli passare. La polizia ha intercettato auto e pullman sulle autostrade, e prsino alle stazioni, per impedire ai manifestanti di partecipare alla protesta.
Centinaia i lavoratori nel centro storico
“Riaperture subito”, gridano i manifestanti che si stanno ritrovando in Piazza San Silvestro. Tante le sigle presenti con slogan, striscioni e tricolori. Insieme a ristoratori, partite Iva, baristi ed esercenti commerciali provenienti da tutta Italia, anche Casapound, che ha esposto lo striscione: “La paura di morire non ci sta facendo vivere”.
Meloni: date risposte concrete ai lavoratori
L’unico politico intervenire sulla vicenda è Giorgia Meloni, che si mette senza esiazioni dalla parte dei manifestanti. “Se lo Stato avesse impiegato la stessa forza che sta usando per impedire a migliaia di ristoratori disperati di poter manifestare nel dare ristori e risposte concrete per poter lavorare, probabilmente oggi nessuno sarebbe in piazza”. Lo scrive su Twitter la presidente di Fratelli d’Italia. “Siamo lavoratori, non criminali”, ribadiscono i manifestanti dalla piazza.
Vissani: no alla violenza ma qui si muore di fame
“Spero non si verifichino episodi di violenza, ma le manifestazioni sono legittime, i ristoratori non ce la fanno più”. Così all’Adnkronos Gianfranco Vissani, a proposito di IoApro, il sit-in di commercianti e ristoratori. “Non so dove finiremo – prosegue lo chef – il pil si è abbassato. Siamo l’Europa unita: Christine Lagarde non capisce in che situazione siamo?”. “Sono contro la violenza – ribadisce – ma la gente muore di fame, si accavallano le spese, affitti, Imu e Ici. Anche se fra due o tre anni ci rimettessimo in piedi, come faremmo a pagare le tasse arretrate?”