Prima l’annuncio degli aumenti, con rincari del 45% sulla tassa di suolo pubblico, poi la retromarcia e l’assessore Silvia Scozzese chiamata a risolvere come sempre le follie degli assessori. Per le edicole nessun aumento della Cosap. A spaventare il Campidoglio è stato l’annuncio dello sciopero (sarebbe stato il primo nella storia della categoria dei giornalai) e l’abile mossa del capogruppo della Lega, Fabrizio Santori, che ha reso pubblica la questione degli aumenti folli che l’assessore al Commercio voleva far passare.
Tutto invariato
Il canone di occupazione del suolo pubblico per le edicole di Roma non registrerà nessun incremento nel 2024 e resterà al livello dell’anno precedente. A stabilirlo una delibera di modifica presentata dall’assessore al Bilancio Silvia Scozzese e approvata dalla Giunta capitolina. Le previsioni di entrata effettuate consentono infatti di assorbire l’eventuale contrazione di gettito.
Il sindaco
“Le edicole rappresentano un presidio sociale di grande importanza sui territori – ha spiegato il Sindaco Roberto Gualtieri – e stanno anche pagando le conseguenze di una grave crisi di settore, ulteriormente peggiorata dal periodo della pandemia. Dopo un confronto trasparente con i rappresentanti della categoria portato avanti dall’assessore Lucarelli – ha proseguito – abbiamo deciso di evitare qualunque incremento della Cosap per le edicole perché comprendiamo la situazione e riteniamo che il settore vada anzi aiutato, proprio per continuare a garantire in tutta la città quello che si configura anche come un servizio ai cittadini e non solo come un’attività di rivendita vera e propria”.
L’assessore Lucarelli
“È importante sostenere questo settore, già piegato dalla crisi, poiché contribuisce in modo significativo alla vita della nostra città. Le edicole sono infatti un punto di riferimento fondamentale sui territori, offrendo servizi di prossimità essenziali, presidi culturali e luoghi di incontro sociale. Stiamo lavorando anche con i Municipi e le associazioni di categoria per valorizzare questo storico comparto” ha commentato l’Assessore alle Attività Produttive, Monica Lucarelli.
Il solito gioco
Come sempre, anche questa volta, l’Amministrazione ha fatto retromarcia per evitare un provvedimento ingiusto nei confronti di una categoria che vede la crisi dell’editoria il maggior rivale. Ma non è una scelta dell’Amministrazione: dietro questa retromarcia c’è solo l’attenzione dell’opposizione che ha evitato un rincaro fuori dal mondo.