Ricetta elettronica salva: il governo la proroga per un altro anno

medici di famiglia (2)

Proroga di un anno delle ricette elettroniche, come chiesta a gran voce dai camici bianchi. Il governo, riunito in Cdm oggi a Palazzo Chigi, ha inserito il posticipo della norma, in scadenza a fine anno, nel milleproroghe oggi all’esame del Consiglio dei ministri. La misura, che consentiva ai medici di ricorrere alla ricetta elettronica sostituendo quella cartacea, era contenuta in un’ordinanza legata alla pandemia. Tuttavia, non essendoci più lo stato d’emergenza dovuto al Covid, il governo ha deciso -si apprende da Palazzo Chigi- di inserire il posticipo in milleproroghe, consentendo di rinnovare di un anno la possibilità di utilizzare le ricette elettroniche.

. “Abbiamo interpellato sul provvedimento la segreteria del ministro, facendo presente la scadenza, e ci aspettiamo una risposta positiva su una eventuale proroga” ha detto il presidente della Fnomceo Anelli. “Sappiamo che il tema è sul tavolo e sicuri che il ministro “mostrerà la sua attenzione verso l’argomento”, annuncia Silvestro Scotti segretario nazionale dei medici di medicina generale. Tecnicamente si tratta di una ordinanza della Presidenza del Consiglio che – secondo il sindacato dei medici Smi e di Cittadinanza attiva – andrebbe rinnovata e prorogata. “Chiediamo al ministro della Salute, Orazio Schillaci la proroga oltre la scadenza del 31 dicembre 2022, dell’utilizzo della ricetta dematerializzata almeno per un anno e un provvedimento che renda il suo utilizzo strutturale”, così da “liberare” i medici” da impropri carichi burocratici” – ha detto Pina Onotri, segretario Generale del Sindacato Medici italiani (Smi). Lo Smi ha inviato una lettera al ministro Schillaci avanzando questa richiesta. “I medici di famiglia, di continuità assistenziale e dell’emergenza territoriale, spiega Onotri, sono carenti in tutta Italia e al tempo stesso sono sempre più oberati da impropri carichi burocratici, con una sempre minore disponibilità di tempo per l’attività clinica”. Il ritorno alla ricetta cartacea così come era prima dell’emergenza Covid, conclude Onotri, “rappresenterebbe un salto indietro, causando lunghe attese negli studi medici. La soluzione temporanea che auspichiamo è quella di una proroga di almeno un anno del provvedimento”