Ricordata la Repubblica Romana, un breve sogno infranto dalle baionette dei francesi

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La fine del mese di giugno e i primi di luglio del 1849 segnarono la conclusione dell’esperienza storica della Repubblica Romana. Che fu uno degli episodi più significativi e drammatici del Risorgimento italiano. In quei mesi Roma divenne il simbolo, la promessa di un’Italia libera e unita, lasciando profonde eredità sulla vicenda storica nazionale. Per ricordarne le varie vicissitudini sono stati organizzati appuntamenti per i cittadini al Mausoleo Ossario Garibaldino al Gianicolo, luogo evocativo e commemorativo proprio di questa pagina della storia italiana. L’iniziativa è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Gli appuntamenti iniziano mercoledì con la ricorrenza della battaglia del 30 giugno 1849, data decisiva per le sorti della Repubblica Romana.

La Repubblica Romana  soffocata dall’esercito francese

In cui l’esercito francese sferrò poi l’attacco finale, annientandone le difese. L’Assemblea guidata dal Triumvirato, composto da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini, non volendo sottoporre Roma a inutili distruzioni decretò la fine della resistenza. Nel corso della giornata si susseguiranno visite guidate rievocative della battaglia con omaggio ai caduti nel sacrario semi ipogeo dove riposano le spoglie. L’evento sarà in apertura ordinaria ore 11-19 con l’ausilio dei volontari del servizio civile universale. Si prosegue sabato con lo spettacolo “Storia nostra”, una pièce teatrale scritta e diretta da Claudio Capecelatro incentrata sui fatti della Repubblica Romana. Lo spettacolo prende spunto dal sonetto “Assedio a Roma” di Cesare Pascarella.

La fuga del papa Pio IX a Gaeta

In un percorso cronologico – dall’assassinio del ministro Pellegrino Rossi e la conseguente fuga di Papa Pio IX a Gaeta sino al suo reintegro ad opera delle truppe francesi -. E anche il racconto che il poeta fa di quel periodo, in dialetto romanesco, è integrato da una raccolta di citazioni e dialoghi incentrati su fatti e uomini che caratterizzarono quelle giornate. Sono presentati inoltre personaggi noti alla Storia: Garibaldi, Mazzini, Mameli, accanto al popolo romano e ai numerosi volontari giunti entusiasticamente da ogni da ogni parte d’Italia, le cui storie e gesta patriottiche meritano davvero di essere raccontate. Il 6 luglio sarà la volta dell’omaggio a Goffredo Mameli. Nel corso della giornata si susseguiranno visite guidate, rievocazioni e omaggi al giovane poeta combattente.

La morte in battaglia di Goffredo Mameli

Lui infatti perse la vita in conseguenza delle ferite riportate nella furiosa battaglia del 3 giugno 1849 in difesa della Repubblica Romana. Il 10 luglio spettacolo teatrale “La Roma Repubblicana. Quanno er popolo diventò sovrano”, dedicato alla Repubblica Romana, ideato e realizzato a cura dell’Associazione Controchiave, vincitrice del bando triennale per l’Estate Romana. La rappresentazione – nata dalla penna di Claudio Romanelli e Guido Rossi su un’idea di Roberto Leone, narra di una città che per un attimo ha vissuto l’utopia di scrivere un’altra storia d’Italia. Che forse anticipava di cent’anni la nascita di un Paese democratico, laico, basato sulla sovranità popolare. È la Repubblica Romana. Vissuta e difesa per soli cinque mesi, dal febbraio al luglio 1849, da un gruppo di patrioti le cui spoglie riposano oggi all’interno del Mausoleo stesso.

(Foto: Associazione Mazziniana Italiana)