Ricordati a Primavalle Stefano e Virgilio Mattei, vittime dell’odio comunista

primavalle salme

A 51 anni dal tragico rogo di Primavalle, in tanti si sono presentati questa mattina alle 9.45, in via Bernardo da Bibbiena, per ricordare Stefano e Virgilio Mattei, i due fratelli morti 51 anni fa nell’incendio della loro abitazione appiccato da alcuni aderenti al movimento della sinistra extraparlamentare Potere Operaio. Tra i presenti Paolo Trancassini, Fabio Rampelli, Gianni Alemanno, Domenico Gramazio, Marco Perissa e immancabile, come ogni anno, Antonella Mattei, la sorella delle due vittime, all’epoca di 10 e 22 anni.

Gasparri: vergognosa solidarietà agli assassini

“Ricordo bene la strage di Primavalle del 16 aprile 1973. Partecipai da giovane militante ai funerali di Stefano e Virgilio, figli di Mario Mattei, allora segretario del Msi, che persero la vita nell’incendio causato dai militanti comunisti di Potere Operaio. Troppi, per anni, intorno a questa tragedia, negarono l’evidenza solo per difendere i gruppi estremisti di sinistra che, ispirati dall’odio politico, stroncarono queste due giovani vite e molte altre in seguito. Ricordo i vergognosi titoli di alcuni giornali dell’epoca e la lettera di solidarietà di Franca Rame a uno degli assassini.

Non prevalga il seme negazionista

Poi le condanne – prosegue –  che, purtroppo, arrivarono troppo tardi. In questi anni sono stato vicino ai familiari di Stefano e Virgilio che continuano a tramandarne il sacrificio affinché tragedie come queste non si ripetano, che la giustizia faccia il corso che in altre vicende non ha fatto e che non prevalga, ancora oggi, il seme negazionista che ha infangato la memoria di queste due giovani vittime”. Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri.

Meloni: giovani vite spezzate dall’odio politico

“La notte del 16 aprile 1973 dei militanti di Potere Operaio incendiarono la casa di Mario Mattei, ‘colpevole’ di essere il segretario del Movimento sociale italiano nel quartiere popolare di Primavalle a Roma. Nell’incendio persero la vita due dei suoi figli: Virgilio, di 22 anni, e il piccolo Stefano, un bambino di appena 10, arsi vivi tra le fiamme. Una strage terribile, due giovani vite innocenti spezzate dall’odio politico”. Lo scrive su X il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Il nostro compito oggi -aggiunge- è quello di non dimenticare e di condannare senza ambiguità la crudeltà di quella drammatica pagina della nostra storia rappresentata dai cosiddetti anni di piombo. Mai più odio e violenza politica”.

Mollicone: verso un museo per le vittime del terrorismo

“Oggi ricordiamo la tragedia di Virgilio e Stefano Mattei, ragazzi di 22 e 10 anni, arsi vivi nel rogo di Primavalle, uno dei più drammatici delitti politici. L’incendio fu appiccato da tre militanti di Potere operaio, ma ancora oggi nessuno ha pagato per questa orribile strage, nonostante i numerosi tentativi di riapertura del caso”. Lo ha dichiarato il presidente della commissione Cultura della Camera, e responsabile Cultura e innovazione di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone. “Per un memoria comune e condivisa – prosegue – stiamo lavorando all’istituzione di un Museo per le vittime del terrorismo, con percorsi digitali ed esperienziali, dove la storia tragica del dopoguerra possa essere onorata e studiata, anche tramite l’acquisizione di documenti delle commissioni d’inchiesta”.