Rida Ambiente, ad Aprilia ce l’hanno con noi. Ma dovrebbero solo fare le bonifiche (video)

Torna all’attacco Fabio Altissimi, il patron di Rida Ambiente. La società di trattamento dei rifiuti che sorge alle porte di Aprilia, e che ha un rapporto con l’amministrazione a guida PD della cittadina pontina quanto meno tormentato. Rida infatti controlla anche un’altra società di nome Paguro. Che si occupa di bonifiche e recuperi ambientali. E proprio per questo, fin dal 2017 lo stesso Altissimi aveva proposto un progetto. Per recuperare la zona di La Cogna, dove nei decenni passati era sorta una discarica abusiva poi sequestrata. Il problema secondo là Paguro, è che sotto a quei terreni potrebbe nascondersi di tutto. Mentre intanto in prossimità della vecchia cava sono sorte case e villette. Con gravi rischi per la salute dei residenti, dalla qualità dell’aria al possibile inquinamento delle falde acquifere. Avevamo aderito ad una raccolta firme per prendere in carico tutta l’area e procedere a una bonifica integrale, ha ricordato lo stesso Altissimi in una intervista concessa a 7Colli. E la Regione aveva anche approvato il progetto di massima. Ma l’amministrazione di Aprilia guidata dal sindaco Terra si è messa contro. Facendo balenare alla cittadinanza che il vecchio sito di La Cogna potrebbe essere riattivato. Come discarica di servizio per la stessa Rida Ambiente. Ma – ha concluso Altissimi – se attorno ad Aprilia l’aria è diventata irrespirabile non dipende da noi. E tra un po’ il sindaco e l’assessore Monica Laurenzi dovranno fornire agli apriliani bombole di ossigeno. Perché i cattivi odori sono sempre più forti e insopportabili.

Rifiuti, risanare si può. Ecco il progetto di Paguro e Rida Ambiente a La Cogna (Aprilia)

Il TAR ha riconosciuto la pubblica utilità di Rida. Ma ancora si lanciano petizioni

Il TAR del Lazio ad ottobre del 2020 ha riconosciuto la pubblica utilità dell’impianto di Rida Ambiente. Uno dei pochi nel Lazio a poter trattare anche il rifiuto urbano, grazie alla tecnologia TMB. Cosa fondamentale, specie in epoca di covid. Ma nonostante una potenzialità dell’impianto per trattare anche 400 mila tonnellate, i conferimenti sono largamente inferiori. “Il sindaco Terra e l’assessore Laurenzi dovranno spiegare perché tutti i rifiuti umidi del Lazio e di fuori Regione stanno confluendo su Aprilia”, ha dichiarato il patron di Rida Altissimi in un recente video messaggio su Facebook. “E addirittura ho sentito dell’intenzione della Provincia e del presidente Medici di tentare di acquisire il vecchio impianto sequestrato della Sep. Per carità, va tutto bene – ha concluso l’imprenditore pontino. Se vogliono possono acquisire anche la Rida, così tolgo il disturbo”. Chiaro il riferimento alle condizioni in cui Rida sarebbe costretta ad operare. E pesa anche il ‘no’ al piano di recupero della Paguro. Contro il quale sarebbe iniziata una nuova raccolta firme. In questo caso promossa da ambienti vicini al M5S. Un accerchiamento insomma, che appare quanto meno strano. Contro un’azienda che si è sempre dimostrata rispettosa delle regole. E che come tanti in Italia, chiede solo di poter lavorare.

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