A Rieti Sinibaldi contestato dalla sinistra per la montagna Dux…

Sinibaldi Rieti

I candidati della destra devono piacere alla sinistra: sennò – e soprattutto se rischiano di vincere come Daniele Sinibaldi a Rieti – vanno contestati.

La stagione elettorale è indubbiamente torrida, ma nel capoluogo sabino si sta superando ogni soglia di decenza. Chiunque conosca Sinibaldi, vicesindaco in carica di Rieti, ne apprezza le qualità. A partire dall’educazione e dalla serietà che lo caratterizzano da sempre.

E, se si permette ancora, dalla fierezza identitaria che non può diventare una colpa.

Sono andati a cercare sui suoi social i pericolosi messaggi estremisti, che ovviamente tutto sono tranne che eversivi. Ma a sinistra hanno scatenato comunque una canea ululante pur di attaccarlo. Non si capacitano, ad esempio, che da Rieti si possa ammirare quella scritta Dux lassù, sul Monte Giano. Stanno lì da decenni, una specie di miracolo della natura. E quando ci furono problemi, con la mia amministrazione regionale ne finanziammo il rimboschimento.

Lo propose l’assessore alla cultura Luigi Ciaramelletti, esponente della destra di Rieti. E in città non ricordo particolari proteste. Anche perché era intervenuta in precedenza pure la giunta regionale di Piero Badaloni, che non era una sciarpa littoria.

Il finanziamento c’era – 260 milioni dell’epoca nel 1998 – ma non arrivava. Con la nostra giunta fu possibile dare seguito all’impegno.

È storia di un territorio. Ma chi ha in testa la cancel culture non può che prendersela con Sinibaldi, che forse dovrebbe andare con la ruspa a distruggere tutto. È una concezione manichea, boldriniana, della storia. A Roma del resto l’ex presidente della Camera non sopportava la presenza dell’obelisco Mussolini al Foro Italico. Ma se l’è dovuto tenere.

La sinistra si accontenti di contrastare i candidati della destra – Sinibaldi è esponente di Fdi ed è appoggiato dal centrodestra unito e non solo – sui programmi per il domani. Non ha molto senso polemizzare su quello spettacolo che appare dal Monte Giano, perché vuol dire non comprendere che cosa rappresenta per le comunità del territorio.

D’accordo, a poche ore dal voto di domenica non si può pretendere serenità da una sinistra che teme di prendere la batosta già al primo turno, ma con le falsificazioni non si va lontano. Auguri a Daniele Sinibaldi.